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Asparago verde: dopo giorni di buio ora la ripresa dei prezzi

All'inizio di febbraio 2020, in occasione di Fruit Logistica, era appena iniziata la raccolta dell'asparago verde di Canino in coltura protetta. Dopo poco meno di un mese, nel nostro Paese è scoppiata l'emergenza Covid-19: si sono sconvolte le vite degli italiani (e degli europei) e sono entrati in vigore i primi decreti del governo. Fino a quel momento, non c'erano state variazioni particolari nel sistema commerciale rispetto agli anni precedenti.

"Gli effetti delle limitazioni imposte dal primo decreto e la scossa emotiva nei consumatori hanno però provocato, inevitabilmente, delle conseguenze su un prodotto di nicchia come l'asparago – dichiara Giancarlo Benella, responsabile commerciale della Soc. Agr. C.O.P.A. Soc. Coop – Il consumatore si è rivolto in massa verso quelle referenze di prima necessità, trascurando subito l'acquisto degli asparagi verdi, anche per via dei prezzi di vendita molto elevati".

Sergio Marcoaldi, Fabio Fracassi, Marco Delle Cese, Giancarlo Benella ed Ernesto Baglioni di C.O.P.A.

In seguito al perdurare di una situazione climatica altalenante tra bruschi ritorni di freddo, che hanno fatto registrare ben tre gelate tra fine marzo e i primi di aprile, la commercializzazione degli asparagi ha evidenziato uno stallo dei prezzi, poi evoluti al ribasso rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Significativa la differenza di oltre 2,00 euro/kg sulla vendita, con produzioni molto limitate.

I mercati generali sono ancora fermi e il prodotto viene quasi esclusivamente commercializzato dalla Grande distribuzione organizzata. "Le quotazioni sono molto basse, nonostante l'asparago sia un prodotto di nicchia e resti tra i più costosi da produrre, per via del largo impiego di manodopera necessario".

A Pasqua si mangiano asparagi verdi
"Al momento si evidenzia una ripresa delle produzioni che, con i repentini e importanti ritorni di freddo, erano state azzerate quasi completamente sui campi in raccolta, con tanti asparagi gelati e piegati dal vento, e danni irreparabili – continua Benella – Nel fine settimana appena trascorso (si legga 4 e 5 aprile 2020, ndr), le raccolte hanno iniziato a riprendersi. Per fortuna, è la settimana di Pasqua e, come negli scorsi anni, l'asparago verde resta un prodotto molto ricercato. Ciò ha favorito un'interessante ripresa dei prezzi, comunque in linea con quelli che avrebbero dovuto esserci nei giorni precedenti".

L'attuale vendita si attesta intorno ai 4,50-5,00 euro/kg per il calibro medio nella Gdo italiana e 5,00-5,50 euro/kg nella Gdo estera. "Chiaramente, è del tutto fuori luogo e irrealistico proporre e fare offerte di asparagi verdi in questo momento pre-pasquale, ridisegnando quotazioni con valori fuori dal mercato reale e dalle condizioni di disponibilità e richiesta del prodotto".

Inoltre, Benella sottolinea: "Per anni, l'asparago verde ha mostrato un indice di penetrazione molto basso nella spesa delle famiglie italiane, dovuto al prezzo di acquisto spesso proibitivo. Ciò ha generato un trend di crescita dei consumi nazionali lentissimo e, a oggi, molto limitato. Alla luce delle ampliate capacità di offerta nazionale del prodotto, maturate negli ultimi anni, l'asparago verde potrebbe essere un prodotto alla portata di tutti, con un prezzo equo al consumatore. Soprattutto nelle settimane di surplus produttivo nazionale, potrebbe arrivare a farsi conoscere e apprezzare su tante tavole italiane, che non ne conoscono la sua versatilità in cucina".

Mercati e canali di riferimento al momento
La Sapori di Maremma Soc. Coop. Agr., filiale di vendita di COPA, ha negli anni investito diversificando il mercato di riferimento. "Al momento, vengono riforniti la Gdo nazionale, i grossisti del mercato estero e la Gdo estera. Siamo presenti in Germania, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Danimarca e in altri 10 Stati minori dell'Unione europea".

Benella fa una considerazione sulla gestione dell'asparago sui banchi dei mercati e dei supermercati. "Essendo un prodotto altamente deperibile per la sua facile disidratazione, andrebbe trattato con più cura e attenzione da parte di chi lo dispone per la vendita e anche da parte di chi lo sceglie per l'acquisto. Troppo spesso si trovano mazzi disidratati, con turioni spezzati, ammuffiti, da giorni sul banco e addirittura senza più il fazzoletto. Insomma, una gestione che non ne facilita affatto la vendita e il consumo, proprio perché fa venire meno la sua peculiare caratteristica: la freschezza che lo rende il principe della primavera".

Logistica e manodopera
Sono - e saranno sempre di più - due aspetti cruciali per il settore ortofrutticolo in generale, e per l'asparagicoltura in particolare. "La logistica non si ferma e opera nonostante le difficoltà. Ogni anno, però, si rivedono i prezzi dei servizi, anche a causa della frammentazione delle quantità del prodotto spedito in tante pedane, con destinazioni differenti e con orari diversi che, a volte, non permettono l'abbinamento dei carichi. Per questo motivo, si è spesso costretti a utilizzare diverse aziende di trasporto, con dei costi spesso non competitivi – spiega Benella – Dall'altra parte, la manodopera è sempre più carente e difficilmente adattabile alla raccolta dell'asparago, che richiede uno sforzo fisico continuo ed elevato, e che si protrae per un periodo molto lungo di raccolta e lavorazione".

Emergenza Coronavirus
"L'epidemia Covid-19 sta comportando difficoltà oggettive anche nella gestione del personale interno alla centrale ortofrutticola. Sono state prese tante misure per ridurre al massimo il rischio di contagio e l'azienda si è adeguata a tutte le disposizioni di legge, nonché al protocollo per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, definito dal governo e dalla parti sociali. Si è puntato per quanto possibile al mantenimento della distanza di sicurezza del personale, l'attività è stata distinta in settori di confezionamento e con turni di lavorazione separati. Si è provveduto a una intensificazione della sanificazione degli ambienti e delle attrezzature, nonché all'utilizzo sistematico di tutti i dispositivi di protezione individuali possibili".

Per l'emergenza è stato inserito in organico personale preposto esclusivamente al controllo e alla pulizia dei locali frequentati dai dipendenti. Fortunatamente, a oggi, la cooperativa e i soci conferenti sono indenni da contagio da Coronavirus. Ma il rischio è sempre presente e anche la preoccupazione per la salute di tutti.


Gelato all'asparago verde, proposto da COPA a Fruit Logistica 2020.

Dopo due stagioni incredibilmente difficili per l'asparago verde, in quella attuale i produttori stanno affrontando difficoltà inattese, ritorni di freddo e venti di tramontana, mancanza di manodopera per la raccolta, rischio quotidiano nel lavorare, senza poter stare a casa. "L'emergenza Covid-19 sarebbe il momento giusto per ridefinire un opportuno ed equilibrato rapporto tra chi vende e chi compra" conclude il responsabile commerciale di COPA.

Contatti
Società Agricola C.O.P.A. soc. coop.
Via Pietro Nenni snc
01011 Canino (VT)
Tel.: +39 0761 438207
Fax: +39 0761 437458
Email: info@copacanino.it
Web: www.copacanino.it