Dopo il nostro contributo sui danni da gelate nei mandorleti pugliesi colpiti dalla bassa pressione che ha interessato l'Italia tra il 24-25 marzo 2020 (cfr. FreshPlaza del 01/04/2020), sembra che anche gli areali laziali siano stati interessati, questa volta, però, dalla perturbazione dei primi giorni di aprile.
Un produttore di Canino, in provincia di Viterbo, ci spiega: "pensavamo di cavarcela e invece anche l'alto Lazio ha dovuto fare i conti con le gelate e le temperature al di sotto delle medie stagionali, con minime notturne di -1,5°C".
"I danni ci sono stati anche qui da noi, nella percentuale di circa il 20%. Contiamo oltre 10 ettari, suddivisi in tre diverse varietà: Lauranne, Tuono e Soleta. Le ultime due sono state le cultivar più colpite. Ci riteniamo comunque fortunati, perché le percentuali di danno non sono poi così alte come quelle pugliesi, ma, per la prossima stagione, siamo costretti a rivedere i nostri profitti al ribasso, a causa di un'offerta più limitata".
"Durante l'ondata di bassa pressione di fine marzo, avevamo registrato soltanto la caduta di fiori o frutticini a causa delle forti raffiche di vento. Adesso, invece, siamo costretti a fare i conti con i frutticini bruciati dal gelo. Questi eventi climatici estremi e ormai sempre più frequenti rischiano di mettere in crisi piccoli e medi produttori, i quali sperano per un anno intero di poter fare reddito, per poi reinvestirlo in nuovi impianti e/o altre attrezzature agricole".