Dopo che nelle ultime due settimane il mercato delle cipolle è come impazzito, ora la situazione si è calmata. "C'era da aspettarselo, visto che tutti si trovano ad avere delle scorte al momento. La maggior parte dei Paesi europei sono ancora sul mercato e si effettuano anche alcune vendite all'estero, ma si registra un leggero rallentamento". Ad affermarlo è Eric Moerdijk, del centro di smistamento e imballaggio Monie di Nieuwdorp (Paesi Bassi).
"Nelle ultime settimane anche i prezzi a balla sono aumentati giorno dopo giorno, ma ora si nota anche un certo ristagno. Le vendite di cipolle rosse sono un po' indietro rispetto a quelle di cipolle dorate e le carenze che ci aspettavamo di avere a dicembre per le cipolle rosse non si sono ancora concretizzate". Secondo Eric, l'avvicinarsi del Ramadan non ha movimentato la situazione. "Quando il Ramadan cade prima, le cipolle a disposizione a livello locale sono maggiori. Se queste festività cadessero quando il raccolto sta per terminare i vantaggi sarebbero maggiori".
"Le vendite al dettaglio continuano a muoversi velocemente e gli imballaggi più piccoli vanno anche a creare automaticamente più lavoro. Notiamo anche che all'estero molti mercati sono chiusi o organizzati in modo diverso. Nel complesso la crisi Coronavirus è sia un'opportunità che un rischio. Non si sa cosa succederà, ma d'altra parte la gente continuerà a mangiare anche se resta a casa. E lo fa più consapevolmente. Quindi il consumo di cipolle potrebbe aumentare".
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