Per la regione sudafricana del Berg River, questa è stata una stagione da ricordare: condizioni meteo quasi perfette durante la vendemmia e il raccolto più abbondante di sempre, afferma Clayton Swart, responsabile delle comunicazioni per l'Industria sudafricana dell'uva da tavola. Anche le regioni di Orange River e di Olifants River hanno registrato delle buone stagioni, in particolar modo quest’ultima, fortemente colpita in passato dalla siccità.
Vigneti per la produzione di uva da tavola fuori Clanwilliam, nella regione dell'Olifants River
In effetti, è stata la pioggia a mettere il bastone tra le ruote alla regione delle Northern Provinces e a quella dell'Hex River: nella prima, a causa delle precipitazioni estive (emisfero meridionale), è sempre prevista la pioggia durante la raccolta, e i produttori prendono le loro precauzioni montando delle coperture in plastica sui vigneti e così via, ma quest'anno la pioggia è stata così persistente che non sono riusciti a evitare la perdita di 1,5 milioni di cartoni da 4,5 kg.
Nella regione dell'Hex River non sono previste precipitazioni estive e, per fortuna, la loro stagione è iniziata in anticipo, quindi le varietà precoci sono state in gran parte raccolte al momento della pioggia fuori stagione. Il costo per il settore, in termini di perdite, è stato di altri 2 milioni di cartoni da 4,5 kg.
La loro stagione precoce ha beneficiato anche del fatto che alcuni impianti di confezionamento di uva da tavola dell'Hex River hanno terminato le attività prima dell'inizio del lockdown nazionale per il Covid-19. Altri impianti della stessa regione termineranno la loro stagione fra circa una settimana.
Clayton ha notato un certo sollievo fra gli operatori, per il fatto che la produzione alimentare siastata classificata come un servizio essenziale ai sensi dei regolamenti della quarantena, consentendo ai produttori di procedere con il loro raccolto.
Mercato cinese in calo, ma meno di quanto temuto inizialmente
L'attenzione è focalizzata sulla Cina da quando, più di sei anni fa, ha aperto le frontiere all'uva da tavola sudafricana, sebbene rappresenti ancora solo il 5 o il 6% delle esportazioni totali del Sudafrica.
Dal momento che, alla fine di febbraio, il commercio è lentamente ripartito, l'impatto del Coronavirus è stato inferiore a quanto inizialmente temuto, ma c'è stata una riduzione nei volumi di uva da tavola esportata in Estremo Oriente.
Nella settimana 13, in Estremo Oriente sono andati 2,8 milioni di cartoni, rispetto ai 3,2 milioni dello scorso anno e ai 4,7 milioni del 2016/17.
"In realtà siamo abbastanza soddisfatti dei nostri dati sulle esportazioni di questa stagione, i quali hanno mostrato ancora una volta il vantaggio di una distribuzione climaticamente diversificata delle regioni di produzione di uva da tavola, in tutto il Paese", afferma Clayton
L'industria ha superato i 65 milioni di cartone, superando la fascia alta della loro terza stima sul raccolto di stagione. Se non fosse stato per le piogge, avrebbero potuto raggiungere il volume maggiore della loro prima stima sulla stagione, cioè 67,8 milioni di cartoni da 4,5 kg.
"Siamo molto felici di essere riusciti ad avviare un buon raccolto, nonostante le contingenti difficoltà, come la distribuzione del carico (che ora è migliore) e il Coronavirus. I sudafricani sono abituati ad avere piani alternativi".
Per maggiori informazioni:
Clayton Swart
South African Table Grape industry
Tel: +27 21 863 0366
Email: clayton@ satgi.co.za
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