La scorsa settimana la società olandese Hagé International ha iniziato la stagione sudafricana dell'avocado e lo ha fatto in collaborazione con il suo fornitore sudafricano Core Fruit. "Da anni offriamo il prodotto a marchio ZZ2, molto popolare sul mercato europeo. A volerlo anche la Russia", sostiene Elena Rogojnikova.
"A dicembre dell'anno scorso gli avocado hanno dovuto affrontare una crisi in quanto sul mercato si è verificato un surplus principalmente della varietà Hass. Questa sovrapproduzione ha fatto sì che i prezzi raggiungessero minimi senza precedenti per quel periodo dell'anno. Tuttavia, il mercato ha svoltato nella seconda metà di gennaio 2020, quando sul mercato c'erano meno avocado Hass. Anche gli avocado a buccia verde israeliani risultavano carenti in quanto tale coltura stava affrontando un anno di bassa produzione. I prezzi sono saliti alle stelle sia per gli Hass che per gli avocado a buccia verde".
"Di conseguenza l'arrivo degli avocado sudafricani è stato accolto bene. Inoltre, a causa della crisi Coronavirus questi frutti sono piuttosto costosi. I prezzi risentono anche della concorrenza. Ci sono avocado a buccia verde provenienti dal Perù e dal Kenya. Costano meno – continua Elena – e i volumi sono relativamente alti. Si prevede che nei prossimi mesi arriveranno volumi sufficienti di avocado Hass e avocado a buccia verde da Perù, Sudafrica e Kenya e da maggio dalla Colombia".
"La situazione dovuta alla crisi Coronavirus ha un duplice effetto sulle vendite di avocado. Da un lato quelle al dettaglio stanno procedendo a pieno ritmo. La scorsa settimana abbiamo inviato ai retailer anche il doppio dei volumi rispetto al periodo natalizio. Ciò ha a che vedere con la domanda estrema da parte dei consumatori da una parte e dall'altra dal fatto che il settore Horeca è chiuso".
"La gente lavora anche da casa. Questo significa che ha tutto il tempo di dilettarsi in cucina. Inoltre, si preparano pasti sani e gustosi per tutta la famiglia. Di conseguenza, l'avocado non può essere lasciato fuori dai giochi. Anche le esportazioni continuano, ma risultano maggiormente colpite dalla pandemia e non soltanto da questo –conclude Elena – La volatilità dei tassi di cambio si ripercuote anche sulle esportazioni".
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Elena Rogojnikova
Hagé International
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