"Durante la settimana di acquisto compulsivo in Belgio abbiamo avuto un enorme aumento delle vendite. Siamo stati riforniti a malapena e abbiamo dovuto gestire volumi giganteschi. Nella settimana prima di Natale ci si può preparare, ma questa crisi nessuno se l'aspettava. Dopo questo periodo molto impegnativo, le vendite si sono fermate per una settimana e mezza. Era tutto molto tranquillo, ma ora notiamo che la domanda sta aumentando di nuovo. La gente ha consumato tutto quello che ha acquistato e deve tornare al supermercato per acquistare nuovi prodotti". Ad affermarlo è Bart Nemegheer, di De Aardappelhoeve
Bart Nemegheer
Anche se i volumi di patate da mensa sono sufficienti, Bart nota che la qualità si sta deteriorando rapidamente. "Si vedono sempre più casi di scabbia argentata e contusioni da pressione. Fortunatamente, la stagione spagnola delle patate precoci comincerà circa tre settimane prima. La Spagna ha avuto un clima molto buono e la superficie coltivata a novelle è stata ampliata del 10% rispetto all'anno scorso. Mi aspetto che alcuni supermercati passino alle patate novelle entro Pasqua. Anche Israele ha iniziato e i primi container stanno arrivando. E' un bene che i tuberi d'importazione arrivino prima, in quanto alcune referenze, come le patate Charlotte, sono praticamente terminate".
"Attualmente il mercato delle patate da consumo è completamente diverso da quello delle patatine fritte. Vorremmo vendere le patate da frittura belghe come patate da consumo - spiega Bart - ma dopo tanti mesi di stoccaggio non sono più idonee dal punto di vista qualitativo, quindi il consumatore non le vuole".
A De Aardappelhoeve il lavoro prosegue nonostante la crisi Coronavirus. "I nostri dipendenti sono tutti ancora in buona salute e abbiamo adottato varie misure per tenere a bada il contagio". Nonostante il fatto che possiamo ancora lavorare e vivere in questa situazione, ci auguriamo che finisca presto".
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