L'Ecuador è uno dei più grandi paesi produttori di banane del mondo e, anche se il numero totale di casi di Covid-19 nel Paese non è ancora molto elevato, l'industria agricola ha comunque risentito degli effetti della pandemia. Questi problemi sono dovuti principalmente alla carenza di manodopera, che ha causato ritardi nelle spedizioni.
Hugo Castro, amministratore delegato di GinaFruit, afferma: "La mobilità è diventata sempre più limitata, ma fortunatamente siamo ancora in grado di continuare a lavorare. E' difficile, ma procediamo con l'evasione degli ordini. La logistica è stata complicata e ciò non è dovuto a infezioni reali, quanto piuttosto al panico e alla paura che si sono diffusi tra la gente".
La carenza di manodopera è una sfida
Come altri produttori di banane e aziende agricole in Ecuador, Ginafruit sta registrando una carenza di lavoratori. Castro spiega: "Operare è diventato difficile, per noi. La gente ha paura di venire a lavorare, perché non vuole essere contagiata. Non ci sono molti camion che trasportano il prodotto nei porti, perché ogni giorno ci sono sempre meno autisti disponibili. Finora l'effetto più grande è stato il ritardo nelle spedizioni - qui in Ecuador riguarda la spedizione al porto; poi, una volta arrivato a destinazione, ci vuole più tempo per scaricarlo. Abbiamo fatto gli straordinari, anche durante i fine settimana, per far partire il carico e portarlo alle navi in tempo con l'obiettivo di contrastare questi ritardi".
Castro sottolinea che anche se tra le persone e i lavoratori la paura di contrarre il virus permane, l'azienda sta prendendo tutte le precauzioni necessarie e sta fornendo materiali di protezione per garantire la sicurezza dei suoi lavoratori. "Abbiamo anche messo in atto dei bonus per incentivare i dipendenti a continuare a venire al lavoro. Il governo ecuadoriano ha anche contribuito a mantenere il settore agricolo efficiente il più possibile".
Prezzi bassi sul mercato
Tradizionalmente, questo periodo dell'anno è quello in cui il prezzo delle banane è più alto, ma attualmente le quotazioni sono più basse del solito. Secondo Castro: "Per il mercato spot, i prezzi sono più bassi del solito, in questo periodo dell'anno. Ciò è dovuto alla situazione globale dovuta alla pandemia - la gente corre meno rischi e gli importatori non caricano alcun prodotto in più rispetto a quello che sono sicuri di vendere".
Anche se al momento i prezzi sono bassi, Castro sottolinea che i danni economici e le conseguenze sociali che potrebbero verificarsi a causa della mancata raccolta dei frutti sarebbero nettamente peggiori. "Le banane devono essere raccolte al momento giusto, e non possono essere conservate a lungo. Quindi, dobbiamo continuare ad andare avanti, proseguire con la raccolta e la spedizione per evitare che gli scaffali dei mercati si svuotino".
Elevata domanda dal canale della vendita al dettaglio
Anche se il mercato sta assistendo a prezzi bassi, la domanda di banane risulta stabile, al momento. L'acquisto dettato dal panico è durato 2-3 settimane e, in tale periodo, la domanda è stata davvero elevata. Ma anche dopo che l'incetta si è calmata, la domanda è rimasta costantemente alta. "La domanda all'ingrosso, invece, è diminuita in modo significativo - sostiene Castro - ma l'aumento della richiesta da parte del canale della vendita al dettaglio ha finora compensato questa situazione".
E aggiunge: "Ci sono andamenti diversi, a seconda del paese. I paesi in Europa e in Nord America si basano molto sul commercio al dettaglio, quindi la loro domanda è stabile, ma ci sono molti altri, come le nazioni del Medio Oriente, che si basano molto di più sul commercio all'ingrosso e fanno fatica a soddisfare la domanda del paese, perché l'intero mercato all'ingrosso è in calo. La Cina, sorprendentemente, è tornata a essere molto forte dopo aver riaperto il mercato e sta richiedendo un sacco di banane".
Molte valute, inoltre, hanno perso valore da quando è cominciata l'epidemia e questo ha reso il mercato ancora più complicato. "Molti paesi, come la Russia, hanno visto una grande svalutazione della loro moneta - afferma Castro - In Ecuador abbiamo il dollaro, il che significa che per molte nazioni è diventato più costoso acquistare il nostro prodotto".
Lavoro di squadra nella filiera
La carenza di manodopera ha effetti indiretti anche sul settore agricolo. "La domanda corretta in questo momento è chi può caricare e chi no. Registriamo delle carenze anche nel materiale da imballaggio, perché non ci sono abbastanza lavoratori che lo producono. Tuttavia, abbiamo visto che tutti sono disposti ad adattarsi, in questi tempi difficili. Gli importatori sono molto comprensivi se le dimensioni di imballaggio richieste non sono disponibili al momento e, nel complesso, c'è stato un grande lavoro di squadra tra tutte le parti della catena di fornitura. Direi che è un grande successo che tutto continui a muoversi così come sta accadendo ora. Anche se al momento è una lotta, resto molto ottimista - conclude Castro - In questo momento, i veri eroi sono tutti gli operai che tengono in vita la filiera agricola!".
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