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Mandarino Tardivo di Ciaculli: campagna agli sgoccioli

Ultimi dieci giorni per la campagna del mandarino Tardivo di Ciaculli: una stagione che ha avuto riscontri molto positivi, con un prodotto di eccellente qualità e prezzi molto sostenuti in campagna. La Grande distribuzione organizzata e i clienti del Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli" hanno risposto bene e hanno apprezzato il prodotto.

"I nostri agricoltori hanno avuto un ottimo ritorno economico – dichiara Giovanni D'Agati, presidente del Consorzio – Per quanto concerne la produzione, siamo nella fase finale. La maggior parte dei mandarini in raccolta sono quelli di pezzatura più piccola e che, nel tempo, si sono mantenuti più succosi".

"Naturalmente, per via dell'emergenza Coronavirus abbiamo registrato grossi problemi di manodopera per la raccolta del prodotto. Molti, infatti, si sono tirati indietro per legittima paura. Inoltre, le difficoltà nello spostamento da areale ad areale per via dei blocchi stabiliti dai Comuni, penalizza il ciclo di lavorazione e la tempistica nelle spedizioni. Da parte nostra, abbiamo messo in campo tutte le azioni necessarie a protezione della salute dei nostri dipendenti sia in campo che in magazzino".

"Altro aspetto è che, venendo a mancare metà forza lavoro, complessivamente tra campi e magazzino, e per esigenze della Gdo anche il packaging ha subito qualche variazione", continua D'Agati. "Si opta maggiormente per il confezionamento in retine girsac. Risulta più sicuro e pratico, una volta presente a scaffale nel punto vendita o per consegne di spese ordinate online, rispetto al prodotto sfuso".

Un altro problema che sottolinea il presidente del Consorzio è la necessaria preparazione dei terreni e delle piante per la stagione successiva. "Per potatura e irrigazione, ad esempio, manca una buona parte della forza lavoro".

A fronte dell'emergenza Covid-19, il Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli" ha deciso di contribuire, per quanto possibile, a sostenere la sanità pubblica donando due ventilatori polmonari all'ospedale Civico ARNAS di Palermo, che saranno consegnati entro aprile, e devolvendo un contributo di 10.000 euro al policlinico di Milano. "Un gesto simbolico, un segno di unità che abbiamo voluto dare ai nostri fratelli italiani. In questo momento, infatti, non esiste nord o sud, esiste l'Italia", conclude D'Agati.