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Il maltempo non incide troppo sulla cimice asiatica

Negli ultimi giorni, le temperature sono scese vertiginosamente in tutta Italia, raggiungendo anche valori attorno a 5-6 °C sottozero in talune zone. Per l'ortofrutta è stato un disastro, ma per gli insetti come la cimice asiatica Halyomorpha halys quali possono essere state le conseguenze?

Irrigazione antibrina in un impianto di kiwi a Modigliana (Ravenna)

"Temperature ben al di sotto dello zero possono aver creato qualche problema alle cimici - spiega Michele Preti, tecnico sperimentatore del Centro di Saggio ASTRA - ma non è nulla rispetto ai danni che la gelata stessa ha causato alle produzioni. In linea teorica, in base ad esperienze e monitoraggi di anni passati, gli sbalzi termici repentini causati da questi ritorni di freddo possono compromettere la vitalità delle cimici svernanti che erano fuoriuscite dai ripari, ma non in maniera incisiva. In altre parole, non dobbiamo illuderci".

La cimice asiatica presenta una dinamica di riproduzione tale che, anche se il ciclo parte con meno insetti, alla fine della stagione può arrivare con un numero di esemplari molto elevato.

"Il problema resta grave per la perdita di produzione causato dalla gelata - commenta Preti - Le albicocche danneggiate, ad esempio, sono perse definitivamente, mentre la cimice purtroppo si adatta alle situazioni e si moltiplicherà durante l'annata".

Un agricoltore della zona di Ravenna, i cui frutteti sono stati colpiti negli anni scorsi dall'insetto, afferma che "la cimice asiatica è come il Coronavirus, più furba di noi umani. Credo che la maggior parte degli insetti abbia recepito in anticipo il calo di temperatura, che comunque è stato graduale a partire da domenica 22 marzo in poi, e che si sia riparato. Non mi illudo di non dover combattere anche contro la cimice, quest'anno".