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Le azioni intraprese da Seeka

Protocolli rigorosi ma necessari: Nuova Zelanda in lockdown da una settimana

Dallo scorso 23 marzo, il governo della Nuova Zelanda ha deciso di bloccare il Paese. E' stato imposto l'isolamento sociale e sono stati chiusi uffici, scuole e servizi non essenziali per quattro settimane, poiché il numero di casi di Coronavirus è più che raddoppiato.

Si sta avvicinando il picco nella raccolta di kiwi del Paese, e molti produttori e confezionatori sono già in difficoltà a causa di una grave carenza di manodopera. La stagione aveva anche dovuto far fronte ai ritardi da parte del laboratorio indipendente Eurofins, sul via libera alla raccolta dei frutti.

La scorsa settimana Seeka, una delle principali società di imballaggio della Nuova Zelanda, ha riferito di essere a corto di circa 1.000 lavoratori per questa stagione e ha lanciato un appello ai neozelandesi per occupare i posti vacanti. La generale carenza di manodopera è stata aggravata dalla chiusura delle frontiere, che ha impedito a oltre 400 lavoratori stranieri di raggiungere la societtà.

"Siamo impegnati nella produzione di alimenti e non solo per il mercato neozelandese, ma per tutto il mondo, e come tali siamo classificati come un servizio essenziale. Continueremo a operare, ma dobbiamo rispettare protocolli rigorosi, per garantire la sicurezza delle persone che lavorano per noi e contrastare la diffusione del virus", spiega Michael Franks, amministratore delegato.

"Igiene rigorosa e distanziamento di almeno due metri fra le persone, non solo durante il lavoro ma anche a riposo e durante il transito da e verso il lavoro. Tra le altre cose, disinfettante per le mani, guanti e mascherine. La Seeka ha sviluppato una politica sulle malattie infettive piuttosto rigorosa, riguardo a cosa fare in caso di epidemia. Con i protocolli che abbiamo messo in atto pensiamo che coloro che lavorano alla Seeka siano sicuri come a casa".

Per mantenere le persone distanziate nell'impianto di confezionamento, la Seeka dovrà rallentare l'attività e separare i dipendenti. "Abbiamo carenze di personale ma siamo in grado di gestire lunghi turni diurni e sufficienti turni notturni. Ci sono stati molti disagi nel settore Horeca e della silvicoltura e dobbiamo convincere quelle persone che venire a lavorare qui è sicuro".

"Stiamo iniziando a raccogliere l'Hayward e il frutto non è abbastanza maturo, quindi probabilmente abbiamo circa 3 settimane ancora, ma la situazione con il Gold è un po' più urgente. Alla fine della scorsa settimana, avevamo confezionato 2,7 milioni di vassoi, in anticipo rispetto al previsto. Le spedizioni verso i mercati d'esportazione non ne hanno risentito".

Per maggiori informazioni
Michael Franks
Seeka 
Tel.: +64 7573 0303
Email: mfranks@seeka.co.nz
Web: www.seeka.co.nz

Data di pubblicazione: