"La produzione di fragole continua a ritmo spedito nella fascia jonica. Le coltivazioni si presentano molto bene, grazie soprattutto alla professionalità che si è acquisita negli anni, sia da parte dei diversi tecnici che degli agricoltori". A parlare è Gennaro Motta, agronomo della Timac Agri Italia.
"Negli ultimi 10-15 giorni si è avuta una lieve flessione della produzione, a causa di una perturbazione del mese di febbraio che ha provocato un forte sbalzo termico tra le ore diurne e quelle notturne. Infatti, dopo la raccolta dei frutti provenienti dai fiori ascellari, si è registrato un ritardo nella germogliazione di quelli centrali, determinando così un calo produttivo".
"In questi primi mesi, tutto sommato, l'andamento climatico è stato clemente e per lo più soleggiato, situazione che ci ha permesso di avere una temperatura costante e mai al di sotto dello zero per tutto l'arco della giornata. Adesso i campi si stanno avviando verso la piena produttività, mentre la percentuale media della campagna si attesta intorno al 25%".
"Sebbene l'annata sia iniziata in anticipo rispetto al 2019, quando invece si ebbe il boom produttivo proprio nel mese di marzo, con forti problematiche in termini commerciali, anche in virtù delle importazioni, attualmente si conta la stessa quantità di stacchi in tutti i fragoleti del metapontino, proprio perché la produzione è stata naturalmente dilazionata in questi primi tre mesi della campagna 2020".
"Ora la situazione Covid-19 ci fa paura. Infatti, prima che l'emergenza sanitaria si diramasse nel nostro Paese, c'erano tutti i presupposti per un'ottima campagna. Essa si presentava positiva sia in termini meteorologici, qualitativi e organizzativi, senza troppi intoppi legati alla manodopera... ma c'è ancora il tempo per riprendersi, speriamo in un capovolgimento della situazione. Dopo i diversi sacrifici economici e non, i nostri agricoltori meritano una ricompensa".