Le aziende agricole e alimentari stanno affrontando le enormi difficoltà create dalla drammatica situazione che stiamo vivendo. Con un impegno encomiabile, di grande rilievo sociale, queste imprese stanno garantendo l'approvvigionamento dei beni alimentari alla popolazione, nel rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori.
Il Governo è intervenuto con il Decreto "Cura Italia", con cui sono state disposte le prime misure di natura economica, fiscale e finanziaria per arginare le ricadute dell'epidemia Covid-19 con misure a sostegno delle imprese.
Analizziamo il provvedimento, per quanto di interesse per il settore agricolo, con l'avvocato Gualtiero Roveda, consulente di Fruitimprese.
FreshPlaza (FP): Sono state stanziate specifiche risorse a tutela di imprese e lavoratori del settore agricolo?
Gualtiero Roveda (GR): Sì. Il Decreto riconosce un'indennità ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'AGO, a condizione che non siano già in pensione o iscritti ad altre forme previdenziali, ad esclusione di quelli iscritti alla Gestione separata. Rientrano tra questi i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. L'indennità è di € 600 e sarà corrisposta una tantum per il mese di marzo, previa domanda da presentare all'INPS. Tuttavia, vi è un limite di spesa per tale indennità, di circa 2 miliardi di euro. Fortunatamente sembra scongiurata l’ipotesi “click day” che lasciava senza nulla coloro che erano poco svelti. Sul punto è, giustamente, intervenuta anche la Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova che ha definito tale possibilità “immorale, perché non si possono mettere in competizione le persone”.
FP: Per gli operai agricoli?
GR: Gli operai agricoli a tempo determinato, che abbiano effettuato almeno cinquanta giornate effettive di lavoro agricolo nel corso del 2019, se non sono già titolari di trattamenti pensionistici, potranno richiedere all'INPS l'indennità di 600 euro per il mese di marzo 2020. Per questa misura, le risorse ammontano a 396 milioni di euro. L'indennità non è cumulabile con la precedente. Le provvidenze in esame non concorrono alla formazione del reddito.
FP: E' prevista, anche per il settore agricolo, la possibilità di ricorrere alla Cassa integrazione in deroga?
GR: E’una delle misure più attese e importanti adottate dal Governo. Il decreto prevede la possibilità di richiedere il trattamento di cassa integrazione salariale in deroga, anche per i lavoratori del settore agricolo, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e, comunque, per un periodo non superiore a nove settimane. In costanza di trattamento, il periodo è riconosciuto per la contribuzione ed equiparato a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola.
FP: La presentazione delle domande di disoccupazione agricola relative al 2019 è stata prorogata? E sui parenti e affini?
GR: La presentazione delle domande è stata prorogata al 1° giugno 2020. Sui parenti e affini, le prestazioni svolte da questi soggetti, in modo occasionale o ricorrente di breve periodo, a titolo meramente gratuito, non saranno considerate svolte in ambito di rapporto di lavoro autonomo o subordinato. La precedente disciplina prevedeva tale possibilità solo entro il quarto grado.
FP: A sostegno del settore agricolo è stata anche prevista la possibilità di incrementare fino al 70% le percentuali di anticipi spettanti alle imprese che hanno diritto ad accedere ai contributi PAC.
GR: E' corretto. Si tratta, tuttavia, di capire se, nonostante la proroga dei termini per la presentazione delle Domande Uniche 2020, vi saranno le condizioni per riuscire a presentare in tempo utile le domande, nel mese di giugno, agli Organismi Pagatori, per consentire la puntuale erogazione degli anticipi. A sostegno del settore sono stati anche stanziati 150 milioni di euro per la costituzione di un fondo presso il MIPAAF per assicurare la continuità aziendale delle imprese. Il fondo è destinato alla copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari, destinati alla normale operatività delle imprese e per la ristrutturazione dei debiti. Il fondo interviene anche per la copertura dei costi sostenuti per gli interessi maturati, negli ultimi due anni, sui mutui contratti dalle imprese del settore.
FP: Le misure del fondo sono in regime di de minimis?
GR: Sì.
FP: Quali sono i criteri e le modalità di accesso a tali risorse?
GR: Per saperlo è necessario attendere un apposito decreto del MIPAAF adottato d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
FP: Conferma che sono stati stanziati 50 milioni di euro per rilanciare il mercato interno dei prodotti alimentari?
GR: Sì, sono destinati al Fondo Nazionale di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti.
FP: Quali sono le principali misure di carattere finanziario adottate dal Governo per sostenere le imprese agricole?
GR: In materia, è stata adottata una misura che consiste in una "moratoria straordinaria" volta ad aiutare le micro, piccole e medie imprese a superare la fase più critica della caduta dell'attività connessa con l'epidemia Covid-19, considerata evento eccezionale e di grave turbamento dell'economia, ai sensi dell'art. 107 del Trattato UE.
Tali imprese, purché i debiti non siano già classificati come "deteriorati" possono accedere a misure di sostegno relativamente a obbligazioni verso banche, società di leasing o altri intermediari finanziari. In particolare:
a) le aperture di credito e i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, al 17.03.20, non possono essere oggetto di revoca da parte degli Istituti di credito, sia per la parte utilizzata che non utilizzata, sino al 30.09.2020;
b) i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30.09.2020 sono prorogati, alle medesime condizioni, fino al 30.09.2020;
c) per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30.09.2020 è sospeso sino a tale data e il piano di rimborso è dilazionato, senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l'assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti. Le imprese possono richiedere di sospendere soltanto i rimborsi in conto capitale.
FP: Qual è la procedura per beneficiare delle misure in questione?
GR: E' sufficiente inviare una comunicazione agli Istituti di interesse con un'autocertificazione dalla quale risulti la temporanea e imprevedibile crisi di liquidità determinata dall'epidemia di "Coronavirus".