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Crisi doppia per il CAAN ma gli operatori non mollano

Il Centro Agro-Alimentare di Napoli (CAAN) è fondamentale per la Regione Campania. Volutamente ritirato il primo Concordato preventivo per motivazioni non imputabili al CAAN e alla sua gestione, un secondo Concordato è al vaglio. Per aprile si attende la decisione del Tribunale competente. Nel frattempo, da fine febbraio FIlt-Cgil Campania ha proclamato lo stato di agitazione.

Ciononostante, gli operatori continuano il loro lavoro ogni giorno, con tanti sacrifici. "Siamo troppo importanti per permetterci di fermarci. In periodi come questo, chi lavora nella filiera produttiva e distributiva del settore alimentare, e del fresco soprattutto, deve fare la propria parte: ogni sforzo va fatto per la preservazione delle attività e delle forniture", dichiara Stefano Luciano, presidente Consorzio Terra Italiana. 

In un contesto di possibile affollamento, bisogna garantire la salubrità della merce, evitando pratiche consolidate che portano decine di persone a toccare i prodotti per testarne la qualità.

"Pur essendo un servizio pubblico che rischia di fallire, oggi più di ieri operatori e lavoratori stanno svolgendo il loro ruolo con grande senso di responsabilità per approvvigionare le famiglie campane di prodotti agroalimentari – continua Luciano – Lavoriamo giorno e notte per garantire questo approvvigionamento, prendendo tutte le precauzioni del caso. Noi apparteniamo a quella categoria di lavoratori che non può rimanere a casa".

"E' essenziale inviare un messaggio a chi fuori vive nella psicosi del contagio: i prodotti della nostra terra sono salubri e sono liberi da possibili contagi perché trattati con la dovizia di procedure attivate per la loro salvaguardia". 

"Specie in questo momento, doppiamente di crisi per il CAAN, tutti devono prendere atto di come continuiamo a reggerci sulle nostre gambe, soprattutto la Regione Campania e le istituzioni. Perciò a tutte le istituzioni chiediamo di non lasciarci soli, ma di supportare l'intero indotto. Riteniamo, infatti, che il nostro servizio pubblico sia di vitale importanza per l'intera comunità".

E sul futuro del Centro agroalimentare, Luciano conclude: "Bisogna attendere la decisione del Tribunale. Siamo fiduciosi che tutto andrà per il meglio. Insieme possiamo farcela e possiamo fare la differenza".