Un argine contro lo tsunami coronavirus. E' quello che il governo sta cercando di mettere stanziando fondi per le imprese agricole. Tanti sacchetti di sabbia di fronte a una marea che cresce sempre più. Ecco un elenco di misure adottate ieri 16 marzo 2020 per un ammontare prossimo a 100 milioni di euro.
1)Aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi PAC a favore degli agricoltori, valore complessivo oltre un miliardo di euro. La scadenza per le domande è stata posticipata di un mese, da maggio a giugno.
2)Sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie.
3)Cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e della pesca e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro.
4)Indennità per i lavoratori agricoli a tempo determinato.
5)Aumento del Fondo indigenti di 50 milioni di euro per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari.
6)Rafforzamento del Fondo per la promozione dell'agroalimentare italiano all'estero.
7)Per gli autonomi e i liberi professionisti stanziamento di circa tre miliardi a tutela del periodo di inattività.
8)Rinvio delle scadenze previdenziali e fiscali, con particolare attenzione alle partite Iva.
Sono queste le principali misure destinate alla filiera alimentare previste nel Dl approvato ieri 16 marzo 2020 dal Consiglio dei Ministri, cui si aggiungono quelle di carattere complessivo relative ai lavoratori, alla sospensione di versamenti tributari, previdenziali e assistenziali. Come i 100 euro per le lavoratrici e i lavoratori che continuano a lavorare nel mese di marzo, tra cui tutti quelli della filiera alimentare. E il sostegno alle famiglie, dai congedi parentali straordinari ai voucher baby sitting.