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La testimonianza di Steven Martina, amministratore delegato di The Greenery

Volumi di ortofrutta che superano quelli di Natale e Pasqua

Durante lo scorso fine settimana, nei supermercati olandesi si sono viste scene surreali. Infatti l'epidemia di Coronavirus ha portato i consumatori a fare incetta di carta igienica, sapone per le mani e pasta, che hanno registrato il sold out. Sembra che nonostante le raccomandazioni le persone abbiano fatto scorte anche di frutta e verdura. Il CBL ha dichiarato che alcuni consumatori stanno acquistando di più rispetto al solito, su base giornaliera e persino settimanale.

Ciò ha avuto effetti largamente diversi nel settore del commercio ortofrutticolo. I fornitori di supermercati hanno registrato un enorme incremento delle vendite. Al contrario, il fatturato delle società che riforniscono il settore alberghiero è evaporato.

I volumi superano quelli solitamente registrati a Natale e Pasqua
L'amministratore delegato di The Greenery, Steven Martina, ha espresso il suo profondo rispetto per tutti i coltivatori e dipendenti di The Greenery. Lo ha fatto attraverso i social media. "Queste persone si stanno impegnando al massimo durante questo periodo di incertezza dovuta al Coronavirus. Si impegnano al massimo per fornire ai supermercati frutta e verdura fresca. Come fanno anche i dipendenti dei nostri partner del settore retail".

"I volumi stanno superando quelli di Natale e Pasqua. Tuttavia, rispondiamo rapidamente e abbiamo una capacità sufficiente nei nostri centri di distribuzione. Non è perciò necessario fare scorte di alimenti. Anzi, è persino sconsigliato. Continueremo ad assicurare l'approvvigionamento, rispettando la salute di tutti i nostri dipendenti".


A sinistra: The Greenery si sta assicurando che i suoi centri di distribuzione vengano riforniti e lo sta facendo attraverso la sua sede di Tolpoort e i suoi produttori dell'Olanda Settentrionale. I consumatori avranno accesso a un'ampia gamma di frutta e verdura fresca nei supermercati olandesi (fonte: Joost Rouwhorst). A destra: scaffali vuoti da Albert Heijn (foto: Robert van den Berg).

"Anche i nostri coltivatori e dipendenti sono preoccupati, come lo sono tutti. Si preoccupano della loro salute e di quella dei loro genitori e figli. Nonostante ciò sono disposti a mettersi in gioco e assicurare la continuità della fornitura alimentare nei Paesi Bassi e oltre. Lo fanno in modo che le persone che sono in prima linea dispongano di un accesso continuo alla frutta e verdura, prodotti che favoriscono il sistema immunitario", dice Steven.

"Si tratta di medici, personale ospedaliero, operatori sanitari, insegnanti, chi lavora nel trasporto pubblico e nella polizia. Queste persone hanno bisogno di questi prodotti per continuare a lottare. Spero che continueremo a trovare questa forza gli uni negli altri. E spero anche che continueremo a rispettare queste misure estreme ma necessarie. Dopotutto il fallimento non è un'opzione accettabile".

CBL: abbiate considerazione per il prossimo
I supermercati stanno esortando i consumatori ad attenersi alla loro routine di spesa normale. Ciò significa acquistare la quantità che si compra di solito. Tutti nei Paesi Bassi hanno cibo e prodotti d'igiene a sufficienza. "Tenete conto anche degli altri e assicuratevi che anche loro possano fare la spesa come di consueto".

Un portavoce del CBL ha dichiarato: "Continuate ad acquistare le quantità che comprate normalmente. Ciò assicura che i conducenti dei camion abbiamo abbastanza tempo per rifornire i supermercati in tempo. Anche i dipendenti dei supermercati hanno bisogno di tempo a sufficienza per reintegrare i prodotti a scaffale e stanno lavorando duramente per assicurare che i consumatori possano fare la spesa come al solito".

I fruttivendoli hanno ancora scorte a sufficienza
"Possiamo soddisfare la domanda, così come possono anche i nostri clienti. I fruttivendoli non hanno ancora gli scaffali vuoti - dichiara Jarno Kwakkel, un responsabile di Postuma AGF, grossista ortofrutticolo nella città olandese di Zwolle - Un numero relativamente grande di persone giovani lavorano nel nostro magazzino. Pertanto sono molto pochi i dipendenti in malattia".

"Ho notato anche che c'è un senso di responsabilità tra le nostre persone. Vogliono continuare a fare andare avanti la catena di fornitura alimentare. Abbiamo anche un pool di studenti che al momento hanno molto tempo libero e potrebbero dimostrarsi utili per gli agricoltori. Potrebbero lavorare con loro in caso questi si trovassero in difficoltà".

Da Postuma AGF la domanda di mercato è cambiata. "Questi sono tempi straordinari. I venditori del mercato vengono mandati via. Al contrario i fruttivendoli a volte registrano una capacità più alta del 50%. Le patate sono molto richieste. La frutta che si porta al lavoro si continua a vendere ma in misura minore. Fatta eccezione per il Brabante, la domanda è notevolmente più bassa. La domanda da alberghi, ristoranti e società di catering si è quasi fermata del tutto", ha detto Jarno.

I grossisti che riforniscono l'Horeca subiscono la crisi
Domenica scorsa il consiglio dei ministri olandese ha deciso di chiudere tutti i bar e ristoranti nei Paesi Bassi. E' giunto a questa decisione per cercare di contrastare la diffusione nel paese del Coronavirus. A partire dal giorno stesso questi locali hanno dovuto chiudere al pubblico. Le disposizioni resteranno tali fino almeno al 6 aprile. In Belgio i ristoranti resteranno chiusi fino alla fine del mese. Ciò ha avuto un effetto a catena sull'intero canale Horeca.

Le vendite per l'Horeca dei grossisti belgi sono crollate dell'80%
La settimana scorsa in Belgio è stato annunciato che le società appartenenti al canale Horeca avrebbero dovuto restare chiuse. Questo blocco significa per Pasquino De Vuyst di Van Landschoot un crollo del fatturato, con un -80% registrato nel fine settimana. "Dato che a Gand i ristoranti sono chiusi, dovremo dimostrare solidarietà".


Pasquino De Vuyst. Clicca qui per leggere l'articolo su HLN.be