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Il Coronavirus non arresta i trapianti per il pomodoro da industria al sud Italia

Come di consuetudine, ogni anno i trapianti per il pomodoro da industria al sud Italia avvengono tra metà marzo e fine aprile, arrivando agli inizi di maggio per i trapianti del pomodoro San Marzano Dop nell'agro nocerino-sarnese. In Campania, i trapianti per questa stagione cominceranno nei prossimi giorni: le piantine sono pronte per essere messe a dimora e gli agricoltori continueranno a produrre per non arrestare la filiera.

"Le piantine in vivaio sono pronte, anche perché il clima mite delle ultime settimane ha accelerato l'accrescimento e quindi ci troviamo costretti a trapiantare. Non nego le innumerevoli preoccupazioni del caso per questa pandemia, dato che non abbiamo mai affrontato prima d'ora una campagna pomodoro da industria in queste condizioni. Sin da subito, in azienda, ci siamo tutti muniti di DPI (dispositivi di protezione individuale) per cui non ci saranno problemi né per i trapianti che avverranno con trapiantatrici meccaniche, né per la raccolta che avverrà con le raccoglitrici". Lo sostiene Francesco La Montagna della cooperativa La Montagna di Acerra (Na).

"Non possiamo fermarci – continua Francesco - dobbiamo rispettare gli accordi pluriannuali con le industrie campane di trasformazione del pomodoro".

"Questa campagna sarà abbastanza strana – dice un vivaista campano- in Campania, le superfici messe a coltura resteranno pressappoco le stesse della scorsa campagna 2019. In Puglia, invece, la situazione cambia, sembra che le superfici si siano ridotte notevolmente, a causa dell'inesistente riserva idrica, che ha spinto molti produttori a disdire gli ordinativi perché impossibilitati a sopperire alla carenza d'acqua, decidendo di non trapiantare".

In questo scenario, se le superfici pugliesi si contraggono, è la Campania il secondo produttore italiano dopo l'Emilia Romagna?

"Attualmente siamo presi dalla necessità di capire cosa accadrà, non siamo nella condizione di dire molto e le incertezze sono tante. La carenza d'acqua in Puglia, accompagnata dalla crisi Coronavirus, ci spingono a interrogarci su come e se ci saranno maestranze impegnate in campo e se ci sarà abbastanza prodotto per questa campagna. E' probabile che le superfici campane investite a pomodoro da industria possano aumentare insieme a quelle di Abruzzo e Molise, sopperendo alle carenze di prodotto pugliese oppure no... chi può dirlo?". Così commenta Luciano Simonetti presidente di APOPA di Caivano (Na).

Riguardo al prezzo, conclude: "Per ora, in questo clima d'incertezza, ancora non si è parlato di prezzi, anche in virtù del fatto che sono  vietate tutte le assemblee e i meeting".