Per l'olandese Troostwijk Auctions è una bazzecola trovare una nuova casa in Turchia a una pelatrice di meloni dell'Olanda Settentrionale, oppure dare una seconda vita a un'affettatrice di carote di seconda mano in Europa dell'Est. L'anno scorso la società ha organizzato 394 aste nel settore alimentare. La maggior parte delle quali era destinata al settore della trasformazione di frutta e verdura.
"Riceviamo un'enorme quantità di richieste da questo settore". A sostenerlo è Andrej Pieterson, Account Manager di Troostwijk per il settore di trasformazione alimentare. "Da una parte la domanda è stimolata dal fatto che si stanno costruendo molti nuovi macchinari, tendenza guidata da un desiderio di automazione di vasta portata. Dall'altra, notiamo, per esempio, che ci sono siccità e carenza di risorse naturali. Di conseguenza, le capacità produttive delle aziende dell'industria di trasformazione sono in crescita".
"Anche le zone di produzione vengono spostate in Paesi diversi. La crescente economia in Europa centrale e orientale significa che c'è una liquidità maggiore per acquistare queste macchine. I sussidi dell'Unione Europea contribuiscono molto in questo senso. Possiamo fare combaciare offerta e domanda e siamo presenti in quasi tutte le nazioni europee, ma vendiamo a 158 paesi in tutto il mondo. Le grandi macchine vengono vendute più spesso in Europa o nei dintorni. Quelle più piccole vengono inviate in tutto il mondo", dice Andrej.
"Oltre il 90% delle aste che organizziamo sono volontarie. Molte attività di trasformazione di verdure hanno alcune macchine che non utilizzano. Ogni tot di anni si ricorre spesso alle aste per liberarsi dei macchinari non utilizzati. Sono soprattutto i grandi trasformatori ortofrutticoli che approfittano di queste aste. A volte si pensa che un vecchio macchinario possa sempre tornare utile. Ma nella pratica non si adatta più agli standard di un nuovo sito di produzione".
"Le attività olandesi e belghe acquistano spesso macchinari all'asta per provarli in maniera più economica. Spesso si ricorre alle aste perché una certa macchina non si trova facilmente. Normalmente i produttori di macchinari hanno un tempo di consegna di alcuni mesi, mentre con noi è possibile averla quasi immediatamente. Infatti un'asta dura al massimo due settimane".
La recente epidemia di Coronavirus ha fatto sì che molti produttori di macchinari italiani siano fermi al momento. "Molti macchinari in acciaio provengono dall'Italia settentrionale. Questo avrà sicuramente un impatto sul mercato sul breve e medio termine. Questa carenza riguarda parti e/o macchine complete. Di conseguenza le attrezzature di seconda mano avranno un valore più alto. In breve, se ci si vuole liberare di una macchina c'è una buona probabilità di fare buoni affari nei prossimi nove mesi", conclude Andrej.
Per maggiori informazioni
Andrej Pieterson
Troostwijk Auctions
Tel.: +31 (0) 622 934 697
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