La Spagna è il più importante Paese al mondo nell'esportazione di frutta e verdura fresca. L'anno scorso ne ha esportato una quantità record, raggiungendo 13,2 milioni di tonnellate, per un controvalore di 13,5 miliardi di euro. In termini di quantità, è il sette per cento in più rispetto al 2018. Poco meno del 93% dei prodotti ortofrutticoli spagnoli viene inviato nei Paesi dell'Unione Europea (UE).
Nell'UE, la Germania è di gran lunga il mercato di vendita più importante della Spagna: l'anno scorso, la Germania ha acquistato frutta e verdura 3,5 milioni di tonnellate. Si tratta di un aumento del 6% rispetto al 2018. Ciò significa che la Germania è un buon mercato per un quarto delle esportazioni spagnole di prodotti ortofrutticoli.
La Francia è al numero due dove le esportazioni spagnole di frutta e verdura sono rimaste abbastanza stabili, a 2,3 milioni di tonnellate. Al terzo posto c'è il Regno Unito (UK). Negli ultimi anni, il Paese ha acquistato 1,5 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli dalla Spagna. Il Regno Unito è seguito dai Paesi Bassi, che assorbono circa un milione di tonnellate all'anno. Seguono Italia e Polonia.
Nel 2019, la Spagna ha esportato rispettivamente 850.000 e 650.000 tonnellate di frutta e verdura in questi due Paesi. Ciò equivale a quasi 20 tonnellate in più per ciascun Paese. Lo scorso anno, il Portogallo ha importato 570.000 tonnellate, seguito da Belgio, Svezia e Repubblica Ceca. I volumi delle esportazioni di prodotti ortofrutticoli verso questi Paesi hanno avuto una variazione tra le 200.000 e le 300.000 tonnellate.
Aumentano le esportazioni verso i mercati lontani, ma la quota rimane bassa
Le esportazioni spagnole verso i mercati lontani stanno aumentando. Tuttavia, si tratta di numeri abbastanza limitati. Al di fuori dell'Europa, il Brasile è il mercato di vendita più importante per la frutta e la verdura fresca spagnole. L'anno scorso, 109.000 tonnellate di questi prodotti sono stati inviati nel Paese sudamericano. L'aglio è al primo posto per quanto riguarda le esportazioni spagnole in Brasile. Nel 2019, ammontava a 22.000 tonnellate.
Arance, susine e cipolle sono altri importanti prodotti d’esportazione. Esistono altri Paesi, al di fuori dell'Europa, cui la Spagna invia quantità significative di prodotti ortofrutticoli. Questi sono il Canada (90.000 tonnellate), l'Arabia Saudita (65.000 tonnellate) e gli Emirati Arabi Uniti (54.000 tonnellate). La Cina ha assorbito 44.000 tonnellate, mentre gli Stati Uniti hanno acquistato 36.000 tonnellate. Ma, guardando al quadro generale, si tratta di quantità molto modeste.
Gli agrumi dominano, ma i piccoli frutti sono in crescita
Arance e mandarini sono di gran lunga i più importanti prodotti spagnoli d’esportazione. Nel 2019, sono stati spediti rispettivamente 1,76 e 1,37 milioni di tonnellate di questi frutti. Insieme, queste due referenze rappresentano il 25% del totale delle esportazioni spagnole di frutta e verdura fresche. In effetti, lo scorso anno sono state esportate il 15% in più di arance rispetto al 2018. Tuttavia, in passato questo numero è stato persino superiore.
Subito dopo questi due prodotti principali, c’è l'anguria. Nel 2019, la Spagna ha esportato un quantitativo record di angurie, 910.000 tonnellate. I peperoni quadrati sono al quarto posto. Anche questi ortaggi sono stati esportati in volumi record, nel 2019: 830.000 tonnellate. I pomodori sono il quinto prodotto più esportato. Le 770.000 tonnellate del 2019 sono, tuttavia, inferiori rispetto a prima. Seguono i limoni (730.000 tonnellate) e i cetrioli (705.000 tonnellate).
L'anno scorso sono state esportate quantità maggiori di entrambi questi prodotti, rispetto agli anni precedenti. La lista delle prime dieci esportazioni di frutta e verdura fresca è completata da lattuga, meloni e nettarine. L’aumento dei dati sull'export vale anche per altri prodotti come zucchine, cipolle, melanzane, pere, avocado, more e mirtilli. L'anno scorso, la Spagna ha esportato quasi 70.000 tonnellate di lamponi e 47.000 tonnellate di mirtilli.
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Jan Kees Boon
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