Come già è noto, le ultime disposizioni governative del tardo pomeriggio del 4 marzo 2020 hanno disposto la sospensione di tutte le attività didattiche per scuole e atenei della Penisola fino al 15 marzo 2020 (salvo proroghe). Mentre si vagliano i possibili risultati della disposizione impartita dal Governo, già si considerano gli effetti negativi che questa chiusura può determinare in tutto il comparto agroalimentare.
Infatti, se pensiamo alle mense scolastiche (già chiuse da diversi giorni in alcune regioni) presenti negli istituti di ogni ordine e grado, oltre che nelle Università, possiamo immaginare quanto tale decisione possa ostacolare le normali attività non solo delle diverse imprese agricole fornitrici di prodotti ortofrutticoli, ma anche di tutto il comparto della ristorazione per la mancata somministrazione dei pasti, con serie conseguenze anche in termini occupazionali.
Giacomo Suglia, presidente Apeo, ci spiega: "A essere sospeso, per oltre una settimana, è anche il Progetto Frutta nelle Scuole, l'iniziativa europea che prevede la distribuzione di frutta e verdura fresca e di stagione ai bambini delle scuole primarie. Un progetto per il quale si contano diverse imprese agricole italiane aderenti. Una perdita sia per quest'ultime sia per le aziende produttrici di imballaggi".
"Comprendiamo tutte le misure precauzionali messe in atto dal Governo, ma servono interventi specifici anche per tutte quelle imprese fuori dai focolai, che risentono indirettamente dell'emergenza Coronavirus. Ora, il problema non è solo sanitario ed economico, ma anche psicologico. Molte aziende agricole, infatti, temono ogni giorno un annullamento o dimezzamento degli ordinativi".