Interessante convegno sulla sostenibilità in agricoltura, quello organizzato nei giorni scorsi da Corteva Agriscience a Ragusa.
I temi della globalizzazione, unitamente ai cambiamenti climatici, esigono anche in agricoltura una presa di posizione. La strada maestra, nelle coltivazioni orticole intensive in serra ma non solo qui, è quella di rispettare la natura, il consumatore finale e il reddito del produttore. Da qui, un incontro con gli stakeholders del settore.
Antonio Biondi
Ad aprire i lavori c'era Antonio Biondi dell'Università di Catania, il quale ha fornito un'ampia panoramica sugli insetti dannosi negli agrosistemi europei, con particolare riferimento a quello italiano e siciliano.
"La Tuta absoluta – ha detto Biondo - originaria del Perù, per ben 50 anni è rimasta solo in Sud America. Nel 2006, tuttavia, è stata osservata in Spagna e, nel giro di tre anni, ha raggiunto l'intero bacino del Mediterraneo; nel 2016 stati raggiunti anche l'Africa e l'Asia".
"Buona parte della sua vita, la larva della T. absoluta – ha detto ancora l'esperto - la trascorre all'interno della foglia, essendo una minatrice. Il danno tipico che produce sulle foglie inficia la fotosintesi e dunque la resa della pianta. Si registrano danni anche ai frutti, quando l'infestazione è ad altissima densità".
Il ciclo biologico dipende dalla temperatura ambientale: infatti l'insetto si sviluppa in condizioni che vanno dai 10 ai 35 gradi centigradi.
Armando Casino
Le piante principalmente attaccate sono le solanacee, con il pomodoro in testa, ma anche su patata, melanzana e l'Alchechengio (ornamentale), oltre che su Erba Morella (erba selvatica). La natura particolarmente infestante di quest'ultima, oltre alla sua formidabile capacità di ospitare la Tuta, la rende molto insidiosa.
Altro intervento di rilievo è stato quello di Marilena Porto (Customer Technical Specialist – South Italy di Corteva) la quale ha sottolineato la grande valenza della sostenibilità in agricoltura e la necessità di contenere il numero dei trattamenti di fitofarmaci, seguendo scrupolosamente quelle che sono le indicazioni contenute in etichetta.
Ha chiuso gli interventi Antonino Fenio (Technical Expert di Corteva) che ha portato alcuni esempi di strategie sostenibili sulle coltivazioni orticole con le soluzioni indicate da Corteva Agroscience.
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