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Impiego di microrganismi e fosfito di potassio contro il marciume del colletto dello zucchino in fuori suolo

I fitopatologi del Centro di Competenza AGROINNOVA dell'Università di Torino hanno saggiato diversi microrganismi e un fertilizzante a base di fosfito di potassio per contenere Phytophthora capsici, agente del marciume del colletto delle Cucurbitacee.

Foto Agroinnova

Cinque microrganismi antagonisti e il fosfito di potassio, usati a diverse concentrazioni e con un numero diverso di applicazioni, sono stati saggiati per stabilire la loro capacità di contenere gli attacchi di P. capsici su piante di zucchino coltivate in un substrato torboso in fuori suolo.

In una prima serie di prove, i microrganismi sperimentali (Trichoderma sp. TW2, una miscela di Pseudomonas FC7B, FC8B, FC9B, Fusarium solani FUS25 e Pseudomonas sp. PB26) e una formulazione commerciale di Trichoderma gamsii + T. asperellum (Remedier) sono stati applicati al substrato torboso artificialmente inoculato con il patogeno, 5–7 giorni prima di trapiantare le piantine di zucchino e successivamente ad intervalli di 5 giorni.

L'effetto dei microrganismi sulla diffusione della malattia è stato confrontato con quello del fosfito di potassio. In una seconda serie di prove, il fosfito di potassio è stato applicato direttamente al substrato o in soluzione nutritiva ogni 6 giorni, iniziando dall'infezione con il patogeno e 5-7 giorni prima del trapianto, al fine di selezionare la dose ottimale, la modalità e il numero di applicazioni.

Il fosfito di potassio ha ridotto il marciume del colletto delle piante del 62–94%, fornendo una riduzione della gravità della malattia più consistente di quelle ottenute usando i microrganismi sperimentali, da soli o in miscela, e la miscela formulata Trichoderma gamsii + T. apserellum (riduzione della gravità della malattia del 29-47%). Una sola applicazione di fosfito di potassio, alla massima concentrazione saggiata, è stata meno efficace di tre applicazioni.

I ricercatori sottolineano che il fosfito di potassio ha sistematicamente ridotto la gravità del marciume del colletto (del 48-79%) in condizioni di diversa pressione della malattia, quando applicato nella torba oppure somministrato tramite soluzione nutritiva con 3-6 applicazioni, offrendo così ai coltivatori un'importante opportunità per contenere P. capsici su zucchino coltivato fuori suolo.

Particolare attenzione deve essere posta agli aspetti inerenti il tipo, la dose e la frequenza di applicazione per evitare fenomeni di fitotossicità, nonché agli aspetti normativi. In questo ambito l'uso di microrganismi antagonisti presenta grandi potenzialità e merita ulteriori valutazioni in strategie di difesa integrata.

Fonte: Gilardi G., Pugliese M., Gullino M.L., Garibaldi A., 'Effect of biocontrol agents and potassium phosphite against Phytophthora crown rot, caused by Phytophthora capsici, on zucchini in a closed soilless system', 2020, Scientia Horticulturae, Vol. 265, 109207.