"Le Compagnie stanno allungando i tempi di apertura della campagna assicurativa perché negli ultimi anni ci hanno rimesso parecchi soldi. La soluzione? Rendere obbligatoria l'assicurazione per tutte le aziende agricole".
Un momento della tavola rotonda
Lo ha affermato un tecnico perito estimatore durante il corso di aggiornamento che si è svolto a Cesena, presso l'Istituto tecnico agrario, sabato 22 febbraio 2020. "Qualche anno fa, a un convegno, si disse che le aziende assicurate erano 90mila e che l'obiettivo era arrivare a 150mila. Alcuni dati recenti riportano che le aziende assicurate, per le colture vegetali, in realtà sono 63mila. Al di là della precisione dei dati, quello che conta è la tendenza ed è chiaro che le imprese agricole assicurate sono poche rispetto al totale e, in genere, si assicurano solo quelle più soggette a eventi calamitosi".
Parte della platea dell'aggiornamento dei periti estimatori
Il risultato di questo trend è che i costi aumentano sempre di più e i rimborsi pure, mettendo in crisi le Compagnie. "Se invece tutte le aziende fossero assicurate, il rischio verrebbe spalmato su tutto il territorio e su tutte le colture e le Compagnie non potrebbero più lamentarsi". Un recente rapporto Ismea sottolinea che, al sud d'Italia, solo il 12% delle aziende è assicurato.
Secondo i periti, si sta ripetendo la solita storia di tutti gli anni, vale a dire che le Compagnie cercano di ritardare il più possibile e i Consorzi di difesa di anticipare. Ma con un problema in più: le Compagnie vorrebbero aumentare il costo della polizza del 20%, i Consorzi al massimo cedono per un 2%. Le posizioni sono distanti anni luce.
Aldo Pollini, fitopatologo
Durante l'incontro, il fitopatologo Aldo Pollini ha parlato delle principali avversità di colture quali noce, nocciolo, fico e olivo. Ancora una volta, a farla da padrone è stata la cimice asiatica che, come ha detto l'esperto, colpisce trasversalmente tutte le colture.
Predatori e parassitoidi della cimice asiatica
"Contro la cimice servirebbe intervenire geneticamente - è intervenuto un perito - in modo da abbattere la popolazione rendendola sterile. Non credo sia impossibile se davvero lo si volesse fare".