Le elevate temperature confermano l'anomalia di un inverno molto caldo, con una temperatura che fino ad ora è stata in Italia superiore di 1,65 gradi la media storica. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base delle elaborazioni su dati Isac Cnr relativi al mesi di dicembre e gennaio nel sottolineare che con il caldo anomalo e la mancanza di pioggia è già scattato l'allarme in un numero crescente di regioni dove si stanno facendo i conti con la siccità nelle campagne con difficoltà per le coltivazioni e nei pascoli per l'alimentazione degli animali.
Fioriture anticipate delle mimose in Liguria e dei mandorli in Sicilia e Sardegna dove iniziano a sbocciare le piante da frutto, ma in Abruzzo sono in fase di risveglio, con un anticipo di circa un mese, gli alberi di susine, pesche mentre gli albicocchi in Emilia Romagna e in Puglia hanno già le gemme.
"Sui banchi – precisa la Coldiretti – sono arrivate con oltre un mese di anticipo le primizie. Nel Lazio gli agricoltori offrono agretti, carciofi romaneschi, erbe spontanee come il papavero e le fave che sono già presenti anche in Puglia, insieme alle fragole arrivate prima di alcune settimane e già pronte al consumo".
"Nel mezzogiorno si fanno già i conti con l'allarme siccità in campagna. In Puglia – continua la Coldiretti – la disponibilità idrica è addirittura dimezzata negli invasi rispetto allo scorso anno secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio Anbi che registra difficoltà anche in Umbria con il 75% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno caduta nel mese di gennaio. In Basilicata dove mancano all'appello circa due terzi delle risorse idriche disponibili rispetto a febbraio 2019".
Fonte: coldiretti.it