Trieste, nel 2019, è stato il primo porto d'Italia con 62 milioni di tonnellate movimentate, più 4 milioni di merci dello scalo di Monfalcone. In queste cifre sono comprese anche le derrate ortofrutticole. Per la categoria ortaggi, il totale movimentato nel 2019 è stato pari a 60.992 tonnellate. In testa le patate, con 26.811 tonnellate movimentate (prevalenza di import dall'Egitto).
Per la frutta, il totale movimentato nel 2019 è stato pari a 99.673 ton. Le mele in testa, con un totale movimentato di 38.377 tonnellate, (quasi tutto export per l'Egitto e l'Arabia Saudita). Per volume movimentato nel 2019, le categorie merceologiche principali per l'import sono state patate, cipolle, nocciole, albicocche, ciliegie, pesche, uve ed agrumi. Per l'export, principalmente mele e agrumi.
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"L'anno appena concluso - si legge in una nota dell'Autorità Portuale - ha messo a segno due importanti traguardi. Da un lato il traffico container ha registrato lo sviluppo più dinamico, toccando i 790.000 TEU, con un incremento del +9% sul 2018. Si tratta del record storico per il porto, oltre che dell'aumento più alto fra tutti i settori merceologici. Dall'altro, il traffico ferroviario, già fortemente irrobustito negli ultimi anni, porta al consolidamento dei dati raggiunti nel 2018, arrivando al traguardo di 10.000 treni e 210.000 camion tolti dalla strada".
"Per quanto riguarda i treni, i risultati raggiunti in questi anni sono stati estremamente incoraggianti, sia dal punto di vista della performance che ha portato al raddoppio dei numeri, dal 2014 a oggi, da 5.000 a 10.000 treni, sia per quanto riguarda il percorso di investimenti futuri nel settore ferroviario, che ammontano a 200 milioni di euro. Ora si aprono nuove sfide. Già nel 2019 sono partiti i cantieri di Campo Marzio. Ma il 2020 sarà l'anno dell'avvio dei lavori più importanti.
"Va rilevato che, nel settore dei container, il 56% del traffico sbarcato o imbarcato a Trieste nel 2019 ha usato la ferrovia. Questa quota è in continua crescita e già oggi supera quella che l'UE ha posto come obiettivo del traffico ferroviario europeo di merci per il 2050 (che è del 50%). Anche nel settore delle autostrade del mare, nonostante la contrazione dei traffici, la ferrovia sta acquisendo un valore rilevante: il 29% di tutti i camion imbarcati o sbarcati a Trieste (principalmente da/verso Turchia) nell'anno appena concluso, sono stati trasferiti su treno".
Per quanto riguarda i singoli settori merceologici, risultano stabili le rinfuse liquide che si attestano sopra a 43.000.000 di tonnellate movimentate (+0,30%). In crescita il settore delle rinfuse solide che registra un incremento del +3% con 1.700.000 tonnellate movimentate. Rallentano invece le merci varie (-5%), in discesa a causa del risultato negativo del comparto Ro-Ro (-24%) che passa da 299.000 unità transitate nel 2018 a 228.000 nel 2019. Tale risultato ha portato alla lieve flessione (-1%) dei volumi totali del porto da 62.600.000 a 62.000.000.