"Nonostante i timori per il coronavirus, Berlino 2020 è stata una buona fiera e finanche migliore dell'edizione passata, almeno per noi. Forse la paura del virus ha filtrato vari contatti secondari, facendo partecipare alla fiera solo chi aveva davvero interesse nel business dell'ortofrutta". Queste le considerazioni raccolte da Mauro Stipa, sales manager di ILIP, azienda impegnata nella realizzazione di packaging per l'ortofrutta.
Mauro Stipa
"Abbiamo concentrato i nostri contatti programmati e quelli sorti spontaneamente in fiera sulla base della concretezza – prosegue il manager – Le visite, per così dire, di cortesia sono quasi del tutto mancate, agevolando il lavoro in maniera fattiva".
"Da anni, la nostra politica aziendale è basata sulla sostenibilità, che principalmente è orientata sull'utilizzo sempre maggiore di plastica riciclata al 100%. Siamo leader nel settore grazie al nostro impianto che processa bottiglie usate, post consumer, di acqua minerale".
"Altro punto cardine della nostra policy è la riduzione, per quanto possibile, del peso dei cestini, che risulta minore o pari a 1 grammo per cestino. Su miliardi di cestini venduti, tali quantità, apparentemente esigue, si trasformano in tante tonnellate di plastica risparmiate, pur continuando a garantire funzionalità tecnica e la parte riservata al marketing sui cestini stessi".
Alcuni prodotti ILIP
In un momento storico in cui il mondo cerca soluzioni valide all'utilizzo della plastica in campo alimentare e ortofrutticolo, l'interrogativo sulle alternative è sempre più di grande attualità. E allora abbiamo rivolto la domanda all'azienda stessa, che non si è sottratta alla risposta e, anzi, ci ha fornito un interessante punto di vista.
Quali sono le alternative alla plastica nel mercato degli imballaggi per ortofrutta?
"Si, in teoria esistono delle alternative – ha risposto Stipa – ma sono davvero più sostenibili della nostra plastica 100% riciclata, o 100% riciclabile come ad esempio quella impiegata per un secondo uso industriale, come avviene già in Germania? Noi crediamo di no e adeguati studi LCA / EPD non tarderanno a darci ragione. Inoltre, il variabilissimo mercato dell'ortofrutta ha tradizionalmente bisogno di tanti, diversi, milioni di imballaggi in ristretti periodi di tempo, dalla durata di poche settimane. Solo l'industria della termoformatura per imballaggi plastici può rispondere rapidamente e in maniera flessibile a queste necessità".
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