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Malaga produce la prima guanabana spagnola

La provincia di Malaga presenta condizioni climatiche speciali, che le consentono di essere una delle poche regioni europee dove si possono produrre frutti tropicali. In effetti, è già leader in Europa nella produzione di avocado e mango. Ma questi non sono gli unici frutti tropicali che possono essere raccolti nei campi di Malaga; se ne raccolgono altri, in particolare carambola, pitahaya, frutto della passione, litchi, longan, papaya o lucuma.

Ora l'Istituto di orticoltura subtropicale e mediterranea (IHSM) La Mayora sta testando l'adattamento della guanabana (Annona muricata), un altro frutto tropicale che ha catturato l’attenzione di diversi consumatori per i suoi supposti benefici per la salute.

Questo frutto, con un aspetto simile a quello della cherimoya e originario delle regioni tropicali delle Americhe e dei Caraibi, può pesare tra 2,5 e 4 chili, e l'albero che lo produce può raggiungere un'altezza fino a 10 metri. Le guanabana vendute in Spagna vengono importate e il loro prezzo può superare i 40 euro al chilo.

Quest'anno, La Mayora ha ottenuto la prima guanabana prodotta nella sua azienda sperimentale ad Algarrobo, anche se è ancora troppo presto per valutare l'adattabilità del raccolto all'area.

Le varietà testate dall'IHSM vengono coltivate in serre riscaldate di vetro e plastica.

Occorreranno ancora diversi anni per analizzare le caratteristiche organolettiche delle diverse varietà di frutti, valutandone anche la produttività e determinando le condizioni e le tecniche di coltivazione ideali.

In ogni caso, i primi risultati sono promettenti, come da dichiarato il capo del Dipartimento di Coltivazione di frutta subtropicale dell'IHSM La Mayora, il ricercatore Iñaki Hormaza. "I materiali che abbiamo provengono da sementi di origini diverse e ciò che stiamo facendo è ottimizzare la produzione, il che implica la gestione delle colture e l'impollinazione manuale", ha affermato Hormaza.

In Spagna, diversi gruppi scientifici e università stanno attualmente conducendo degli studi per conoscere le proprietà nutrizionali di questo frutto.

Fonte: diariosur.es

Data di pubblicazione: