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La gestione dell'impollinazione può incrementare la produzione australiana di avocado

Un progetto in corso in Australia occidentale per aumentare l'allegagione e i calibri degli avocado, gestendo meglio le tecniche di impollinazione.

Il South West Catchments Council (SWCC) sta avviando un progetto triennale con gli agricoltori, al fine di migliorare l'impollinazione delle colture: "Trasformare la gestione degli impollinatori utilizzando eDNA per migliorare la produttività nei frutteti di avocado del sud-ovest dell'Australia occidentale". Il dr. Mike Christensen, responsabile del programma di pianificazione dell'agricoltura sostenibile e dei cambiamenti climatici del SWCC, afferma che i risultati iniziali mostrano diversi potenziali vantaggi per i coltivatori.

"Le prime ricerche mostrano che gli impollinatori naturali stanno già visitando gli alberi e dovremmo essere in grado di aumentare la produttività o l'allegagione degli avocado fino al 30-40 per cento", ha affermato Christensen. "Ciò rappresenta una crescita notevole della produzione, penso che gli agricoltori ne saranno felici. Un altro aspetto affascinante dell'impollinazione è che non solo aumenta la quantità dei frutti, ma anche i calibri e la qualità. Se l’allegagione è migliore, ci sono anche minori possibilità di cascola dei frutti. Anche se non è stato ancora verificato, sembra che avere più insetti che si muovono fra le piante si traduca in una migliore impollinazione incrociata, e una migliore qualità".

Foto: Steve Ewings, pilota, con il drone volante sperimentale per catturare gli insetti nel frutteto di avocado

L'idea del progetto è nata da ricerche simili condotte presso la Curtin University, che hanno lavorato con successo sul DNA ambientale (eDNA) per identificare insetti, uccelli e altri animali nelle aree di ripristino del sito minerario. I test vengono effettuati raccogliendo polvere dall'aria o dalla pianta, e analizzandone il DNA.

Christensen e il suo team hanno quindi sviluppato il progetto mirato alle colture frutticole, in particolare quella dell'avocado, in Australia occidentale, dove è noto non ci sia un'impollinazione ottimale. Lo studio campionerà per due anni il DNA nei frutteti di avocado, durante le stagioni di fioritura, e vedrà quali insetti visitano i fiori. Da un fiore può essere recuperato il DNA di un massimo di 40-50 specie.

"Sappiamo che gli insetti impollinatori visitano i fiori di avocado, ma non si sa molto su quali siano questi insetti e quando li visitino", ha detto Christensen. "Una volta che lo sapremo, allora la questione sarà su come aumentare il numero di impollinatori che li visitano, attraverso varie tecniche di gestione. Quindi, campioneremo i fiori e parallelamente gli insetti che volano sul frutteto e, abbinandone il DNA, riusciremo a identificare gli insetti. Ogni fiore è sia maschio che femmina, fiorisce come femmina al mattino e, nel pomeriggio del giorno successivo, come maschio. Pertanto gli insetti devono rimanere più a lungo in giro", ha detto. "Non tutti gli impollinatori sono efficaci, ecco perché dobbiamo capire quali sono e quando visitano i fiori".

Christensen afferma che gli avocado dipendono quasi completamente dall'impollinazione, principalmente attraverso le api mellifere, e alcuni altri insetti impollinatori, quindi è fondamentale visitare gli insetti durante il giorno. Migliorare l'ambiente e l'habitat intorno alla coltura che si sta tentando di impollinare, aumenterà il numero di insetti impollinatori, ma questa fase deve essere gestita correttamente per ottenere i risultati migliori.

Foto: l'agricoltore Doug Pow nella sua proprietà del Middlesex mostra al membro dello staff del SWCC, Lance McGuire, un avocado in fiore

Il progetto specifico per l'avocado, sarà portato avanti insieme a un progetto del National Landcare Program, che mira a sviluppare linee guida per gli agricoltori per gestire al meglio i loro impollinatori: quali piante possono allocare per attirare gli insetti fornendo a questi ultimi più cibo, riparo ecc. Il progetto si concentrerà su una gamma di colture impollinate tra cui drupacee, mele e canola.

"Verranno esaminate altre modalità di gestione dei loro impollinatori per migliorare i risultati", ha affermato Christensen. "A tal fine, sono importanti i sistemi di gestione integrata dei parassiti (IPM) e il modo in cui si usano i pesticidi e altri trattamenti. Si spera che i due progetti paralleli forniscano delle linee guida utili ai coltivatori di avocado e ad altri produttori primari. Avere dei buoni impollinatori che visitano quegli alberi e quelle colture, ne migliora davvero la produzione e la qualità".

Il progetto è una collaborazione tra SWCC, Curtin University, Department of Primary Industries and Regional Development dell'Australia occidentale (DPIRD) e Avocados Australia. A dicembre, il progetto ha ricevuto dal governo federale oltre 500.000 dollari in finanziamenti.

Per maggiori informazioni
Mike Christensen
South West Catchments Council
Phone: +61 8 9724 2415
swcc@swccnrm.org.au

Data di pubblicazione: