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Interessante convegno sulle prospettive del settore ad Acireale

Innovazioni varietale in agrumicoltura, le proposte del Crea

Interessante appuntamento, quello tenutosi presso il CREA di Acireale, che ha visto la presentazione delle innovazioni varietali sviluppate all'interno del Centro di ricerca siciliano.

Il tavolo dei relatori. Al centro (in piedi) Paolo Rapisarda, direttore del CREA di Acireale.

Oltre a presentare le varietà di agrumi più diffuse (vedi album fotografico), unitamente alle loro caratteristiche qualitative e pomologiche, con un'apposita mostra sono state portate a conoscenza degli interessati la costituzione di 3 nuove selezioni, che presentano caratteristiche molto interessanti.

Uno scorcio della mostra pomologica

Si tratta di due cloni di tarocco molto precoci, che maturano tra la fine novembre e i primi di dicembre, con una visibile pigmentazione della polpa e bassa acidità in quel periodo. In attesa di valutazioni delle loro performance in diversi ambienti, le due selezioni sono state battezzate con i nomi provvisori Crea 1 e Crea 2.

"E' la prima presentazione pubblica agli operatori del settore di questi due prodotti – ha detto il direttore del Centro, Paolo Rapisarda - a cui si aggiunge un nuovo ibrido a polpa pigmentata, denominato Red Sunset, ottenuto dall'incrocio tra il clementine e l'arancia tarocco, che presenta una maturazione medio tardiva e ha la particolarità di non essere soggetto a cascola, pertanto può essere raccolto anche a fine febbraio, primi di marzo. In tal modo, copre un periodo in cui la presenza sul mercato dei mandarino-simili va a scemare. Per questa varietà sono state avviate le procedure finalizzate alla protezione brevettuale".

"In conclusione, sono tutte e tre queste nuove varietà a essere interessanti, in quanto oggi il mercato chiede frutti di tarocco nel periodo pre-natalizio e ciò fa rientrare i nostri Crea 1 e Crea 2 perfettamente nella fattispecie; mentre il nuovo ibrido tardivo a polpa pigmentata, a maturazione medio tardiva, assicura disponibilità di frutti proprio quando commercialmente diminuisce nei mercati la presenza dei mandarini".

Marco Caruso, videointervista a margine del convegno

Nell'occasione, è stata anche allestita una mostra pomologica delle varietà di agrumi più rappresentative del territorio meridionale (clicca qui per vedere l'album fotografico). Sono stati invitati i rappresentanti di alcune OP che, nell'ambito del programma di collaborazione tra pubblico e privato nel rinnovamento varietale denominato Fast track e avviato dal CREA di Acireale due anni fa, stanno provando all'interno delle loro aziende alcuni genotipi di agrumi, appunto di proprietà del CREA.

"Le OP invitate – ha proseguito Rapisarda - hanno potuto portare la loro testimonianza che, ci auguriamo, possa incentivare, nel prossimo futuro, il coinvolgimento di altre realtà produttive del territorio".

"La massiccia partecipazione delle aziende agricole all'evento è dovuta alla attrattività del ventaglio di offerte varietali del CREA, che può soddisfare le esigenze degli agricoltori, specialmente in questo periodo nel quale è in corso un vasto programma di reimpianto con portinnesti resistenti o tolleranti al virus Tristeza. Allo scopo, vengono in aiuto portinnesti adeguati quali quelli del gruppo citrange e alcuni di origine spagnola. Un portinnesto interessante denominato F6P12, sviluppato dal CREA di Acireale, attualmente fa parte del programma Fast track".

Sopra: massiccia la presenza all'evento

Sulla problematica della Tristeza, è venuto in aiuto l'intervento di Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Sicilia, il quale ha relazionato sui prossimi interventi in tema di estirpo e reimpianto di agrumeti, previsto da un apposito bando (Misura 5.2).

"Il bando ha una dotazione di 10 milioni di euro – ha detto Cartabellotta a margine dei lavori - appositamente rimodulata dal governo Musumeci per la Tristeza degli agrumi, un problema particolarmente sentito. Ora, grazie soprattutto a tutte le innovazioni varietali generate dal CREA di Acireale e con le quali è possibile anche ampliare il calendario di commercializzazione, si vuole coniugare il superamento di una patologia con una nuova prospettiva per il rilancio dell'agrumicoltura. Con questa cifra, è possibile pensare alla riqualificazione di circa 1000 ettari di agrumeti".

Dario Cartabellotta

Cartabellotta ha inoltre ufficializzato la pubblicazione imminente di un secondo bando, la Misura 4.1, riguardante investimenti nelle aziende agricole, con una dotazione di 40 milioni di euro e un tetto massimo per progetto di € 300.000,00 per azienda. Per la succitata Misura 5.2, il tetto massimo di progetto per azienda è invece di € 150.000,00.

La folta platea di presenti ha potuto apprezzare gli interventi qualificati di Antonino Raspanti (Vescovo di Acireale), Giuseppe Occhipinti (Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Catania), Francesco Leotta in sostituzione di Renato Maugeri (Presidente dell'Associazione Limone dell'Etna) e di Nicola D'Agostino (Deputato ARS).

Significativa inoltre la relazione programmata di Marco Caruso (ricercatore CREA) il quale ha parlato delle innovazioni varietali del Centro di Acireale. Infine, le testimonianze delle succitate aziende, associate ad Organizzazioni di Produttori, aderenti al programma di valutazione di nuove varietà di agrumi del CREA (fast-track): Rocco Lardaruccio (COA srl - OP Terre e Sole di Sicilia), Nuccio Catena (OP Esperidio) e Giuseppe Auteri (OP il Galletto).