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Macfrut: la sfida per l'ortofrutta italiana si gioca sulla qualita'

"Macfrut e i centri agroalimentari, al servizio per nuove opportunità di mercato" è stato il tema dell'incontro che si è svolto lo scorso 22 gennaio 2020 nella sede della Promoter Group di Vittoria (RG) in Sicilia.

Il tavolo dei relatori: Cera, Di Pisa, Polizzi, Piraccini, Pallottini.

Gli organizzatori della fiera di settore più grande d'Italia sono da anni impegnati a farla conoscere in tutto il mondo, eppure mancava da tempo un'azione promozionale mirata verso il mondo delle imprese ortofrutticole italiane. Da qui l'esigenza di organizzare una serie di eventi sul territorio nazionale per rafforzare il legame con gli operatori della produzione.

I lavori sono stati aperti da Gianni Polizzi di Promoter Group e Doses, il quale ha salutato con favore l'iniziativa di scegliere Vittoria, patria dell'orticoltura in serra italiana ed europea, per presentare Macfrut 2020.

"Accogliamo sempre con entusiasmo gli impulsi che ci provengono dal mondo agricolo italiano – ha detto Polizzi – perché ci riteniamo interpreti e fautori del nostro sistema agroalimentare. Specialmente quando un appuntamento di rilievo nazionale si tiene nella nostra città, pioniera dell'orticoltura intensiva. Ringrazio i prestigiosi relatori e gli intervenuti per la stima dimostrata verso questo territorio".

Gianni Polizzi

Nel organizzare questi eventi – ha detto Renzo Piraccini, presidente Macfrut - abbiamo raccolto una sollecitazione che ci veniva dal mondo produttivo e anche da quello della distribuzione. Forse avevamo dato per scontato che questa fiera fosse conosciuta dalle imprese italiane e invece ci siamo resi conto che dovevamo farci conoscere meglio. Ecco perché ci troviamo a Vittoria assieme a Fedagromercati, a Italmercati e a un mercato importante per l'export come il MAAP, il mercato di Padova".

Renzo Piraccini 

"Pensiamo che i mercati posso svolgere una grande funzione - ha proseguito Piraccini - e lo dimostra una grande inversione di tendenza: vent'anni fa, coloro i quali andavano al mercato erano visti un po' come i produttori di serie B, perché quelli più strutturati si rivolgevano alla GDO. Oggi avviene che i mercati generali siano alla ricerca di specialisti, soprattutto di livello medio alto, e quindi possano dare l'opportunità, agli operatori dell'alta qualità, di essere valorizzati. Inoltre, i mercati rappresentano un'opportunità anche per esportare, non grandissimi quantitativi, ma quantitativi qualificati verso mercati dell'est e del nord Europa; quindi i mercati sono idonei a promuovere la produzione italiana di qualità nel mondo".

Sopra: We love tomatoes è una sessione inserita all'interno dell'International Tomato Contest, parte integrante di Macfrut 2020.

"Ho aderito con piacere a questa iniziativa – ha commentato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati - perché ci troviamo nel cuore del bacino principale dell'ortofrutta nazionale, con un mercato, quello di Vittoria, tra i più importanti. L'Italia, a proposito di Macfrut, non può non avere una manifestazione sull'ortofrutta. L'obiettivo nostro, comunque, è quello di rinsaldare il legame tra le strutture mercatali e la produzione agricola, passando anche attraverso momenti di collaborazione nell'ambito della fiera".

"La mia presenza oggi a Vittoria - ha spiegato a sua volta Valentino Di Pisa, presidente Fedagromercati - è significativa, perché vogliamo confermare la collaborazione con questa kermesse e, soprattutto, perché abbiamo un obiettivo insieme a Italmercati di presentare un progetto univoco, una partnership che permetta, da un lato, la valorizzazione del prodotto ortofrutticolo e, dall'altro, di creare sempre più valore all'interno dei mercati. Ma vogliamo anche presentare una nuova visione dei mercati, che oggi hanno sicuramente necessità di riqualificarsi e di modernizzarsi".

"Come mercato di Padova, lavoriamo tantissimo con il Sud – ha dichiarato Francesco Cera, direttore generale del Mercato AgroAlimentare di Padova - e la Sicilia la fa da padrona, prima della Puglia e prima dalla Campania. Ci troviamo in un momento storico, non facile per nessuno, né per gli esportatori italiani, né per i mercati che fanno esportazione, e Padova è il primo mercato di esportazione italiano con un 50% del fatturato totale che ammonta 330 milioni".

"Ogni giorno, sono 20 camion che partono per tutto l'est d'Europa e l'Austria. Viviamo un momento di crisi perché la Spagna esporta quattro volte i volumi dell'Italia; sappiamo che la concorrenza della Turchia, oltre a quella di altri Paesi, è molto forte, però in una situazione dove la qualità viene sempre più apprezzata, rimarchiamo l'importanza del fatto che la Sicilia deve fornire eccellenza, con un prodotto che si differenzi. Diversamente, perderemo la partita con gli altri Paesi a noi concorrenti".