Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Mobilitazione del 30 gennaio: aderiscono anche i sindacati dei lavoratori

Anche Cgl, Cisl, Uil, i principali sindacati dei lavoratori, hanno aderito alla grande mobilitazione organizzata da Agrinsieme Ferrara, che il prossimo 30 gennaio porterà in piazza gli agricoltori del Nord Italia.

"I problemi fitosanitari e la crisi di mercato - spiega il coordinamento di Agrinsieme - non ha messo in ginocchio solo le aziende e le cooperative agricole, ma ha letteralmente spazzato via 300mila giornate lavorative, provocando gravi danni a livello occupazionale. Intere famiglie si sono trovate senza reddito, perché non solo chi è occupato abitualmente nel settore ha lavorato meno, ma non è riuscito a raggiungere il numero di giornate per ottenere la cosiddetta 'disoccupazione agricola'. E non parliamo di numeri irrisori: a Ferrara sono circa 5mila le persone impiegate nel comparto frutticolo, che lavorano in media 70 giornate se si occupano solo di raccolta, e un centinaio se lavorano nella trasformazione".

"Immaginiamo cosa succederebbe – continua Agrinsieme Ferrara – se le nostre aziende smettessero di produrre frutta e iniziassero a eradicare in massa i frutteti. Mancherebbero i nostri prodotti d'eccellenza, il reddito per le aziende e il lavoro per un numero di persone che, solo nel nostro territorio, è pari ai dipendenti dell'Ilva".

"Pensiamo che l'adesione dei sindacati, che hanno riconosciuto il valore e la necessità della mobilitazione, sia un segnale forte e importante a livello sociale – conclude Agrinsieme Ferrara. Perché non esiste più la classica distinzione tra imprenditori proprietari delle aziende e 'operai agricoli', che magari hanno diverse esigenze e rivendicazioni. Questa situazione di crisi mette tutti sullo stesso piano, perché se il prodotto manca e le aziende non riescono a fare reddito, non c'è reddito per nessuno. Ecco perché ribadiamo l'universalità della manifestazione, che non riguarda solo il nostro settore ma tutti coloro che vivono e si nutrono di agricoltura, semplicemente mangiando quello che noi produciamo. Rinnoviamo, dunque, l'invito a tutta la cittadinanza perché il 30 gennaio scenda in piazza con noi".

Data di pubblicazione: