Un'attività fisica regolare portata avanti sin dall'infanzia è collegata ad un maggior consumo di frutta e verdura rispetto alle persone con un'attività fisica più bassa o con livelli di inattività persistente.
E' di questo parere una ricercatrice dell'Università di Jyväskylä in Finlandia che hanno analizzato i dati contenuti all'interno di uno studio nazionale finlandese.
Gli stessi dati mostrano, tra l'altro, che il consumo di frutta e verdura in Finlandia è aumentato durante questo secolo, come dichiara Irinja Lounassalo, dottoranda della succitata Università finlandese che ha realizzato lo studio.
Gli stessi dati suggerivano che gli uomini che riducevano il loro livello di attività fisica mostravano un consumo di frutta e verdura più alto rispetto ai coetanei che erano stati meno attivi fino all'età adulta.
Ne consegue che una riduzione dell'attività fisica nel tempo libero può essere collegata a un ulteriore rischio per la salute risultante da una dieta troppo povera di frutta e verdura.
"Nell'orientamento sanitario, sarebbe importante riconoscere che questi due comportamenti sanitari potrebbero facilitarsi a vicenda", spiega la Lounassalo, dottoranda all'Università di Jyväskylä. "Ad esempio, quando si mira ad aumentare il livello di attività di una persona, migliorare la qualità della dieta contemporaneamente potrebbe avvenire piuttosto naturalmente. Questo potrebbe essere un modo per promuovere un benessere più olistico".
Fonte: Notizie Scientifiche