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In anteprima il packaging

L'accordo Coldiretti, Federdistribuzioni e Fai per valorizzare le clementine italiane nella GDO

E' stato sottoscritto pochi giorni fa un protocollo d'intesa tra Coldiretti, Federdistribuzione e Fai - Filiera Agricola Italiana –  per valorizzare e rendere riconoscibili le clementine italiane provenienti da alcune delle principali aree a forte vocazione agrumicola: Basilicata, Calabria e Puglia.

"Questo accordo intende valorizzare il prodotto italiano nella GDO, dando così non solo la giusta remunerazione ai produttori, ma anche trasparenza e sicurezza ai quei consumatori finali che vogliono acquistare italiano, ma che spesso si ritrovano a comperare prodotti esteri senza neanche saperlo". A spiegarlo a FreshPlaza è Gianfranco Romano, presidente provinciale di Coldiretti Matera".

"In un'epoca in cui le importazioni concorrono con le vendite dei prodotti nazionali, questo progetto intende differenziare il prodotto made in Italy da quello proveniente dall'estero, in particolar modo per quanto riguarda le clementine. L'ortofrutta italiana soffre di una concorrenza sleale sia da parte dei Paesi comunitari sia da altri Stati esteri, dove non sempre la produzione è ambientalmente sostenibile e dove viene impiegata manodopera a bassissimo costo e priva di ogni sicurezza. Nonostante questo, però, i nostri competitor riescono a introdurre nei mercati italiani prodotti con un prezzo finale addirittura più basso dei nostri costi di produzione".

"Già dalla prossima campagna agrumicola sarà quindi possibile, grazie a questo protocollo d'intesa, commercializzare nella GDO clementine italiane sulla base di prezzi pre-concordati, che garantiscano ai produttori la copertura dei costi di produzione e un margine di profitto. I prezzi, al di sotto dei quali non si potrà scendere, verranno definiti in base al calibro del prodotto".

"Con questo accordo, gli agrumi italiani saranno presenti sugli scaffali dei supermercati e ipermercati nazionali con un packaging dedicato che, oltre a differenziarli, aiuterà il consumatore nella scelta. Quest'ultimo sarà dunque in grado di poter decidere se acquistare un prodotto italiano o uno estero".