"Dopo le festività, si registra sempre un aumento nei consumi di finocchio. E' una cosa quasi fisiologica. Probabilmente sono in aumento i consumatori che vedono questo ortaggio, a ragion veduta, come ideale per un'alimentazione più sana dopo il periodo natalizio".
Marco Babbi, responsabile commerciale della Caligari&Babbi, specialista nel finocchio a marchio Finò, fa il punto dell'attuale situazione. "Stiamo entrando ora nel vivo della stagione e davanti a noi abbiamo 5 mesi di commercializzazione. Partiamo da un presupposto: di prodotto ce ne è tanto, tantissimo. Non vi sono stati i disastri meteo dello scorso anno, quindi la produzione è notevole".
La differenza la fa la qualità, perché le alte temperature hanno causato un anticipo e una corsa alla maturazione del prodotto. E non tutti sono stati in grado di gestirlo. "Il vantaggio di essere specialisti in un articolo - aggiunge - è la capacità di saperlo gestire anche nei momenti più complicati. E' questo che differenzia noi, e le aziende produttrici con cui lavoriamo, rispetto alla massa".
I prezzi in campagna, al momento, non sono soddisfacenti, "Siamo appena sopra la linea di galleggiamento. Ma i conti si fanno alla fine e i segnali di questi giorni sono incoraggianti. Noi lavoriamo parecchio anche con l'estero e abbiamo dei clienti consolidati e affidabili rispetto ai quali abbiamo degli accordi che ci garantiscono una certa stabilità, senza troppe oscillazioni" conclude Babbi.
La qualità del finocchio, un po' ovunque, è andata migliorando negli ultimi 8-10 giorni grazie alle temperature che in molti areali si sono abbassate. Aria fredda e secca facilita la gestione del prodotto e la qualità finale.
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