"Durante le festività natalizie, le vendite, sia per le clementine sia per le arance, hanno visto una ripresa. Nel periodo precedente, invece, non si era registrato granché interesse da parte di mercati e consumatori, anche a causa di temperature non del tutto invernali. Fortunatamente, ciò non ha determinato problematiche commerciali, proprio perché, ormai si sa, il prodotto è davvero poco". A spiegarlo è Vincenzo Stellaccio, un agrumicoltore di Palagiano, in provincia di Taranto.
"Rispetto al Natale del 2018, i prezzi sono stati indubbiamente più alti, quasi raddoppiati. Per le clementine, non si è scesi sotto agli 0,70 €/kg (prodotto non lavorato), mentre per le arance, malgrado le vendite siano state basse, le quotazioni hanno visto una forbice di prezzo tra 0,35 e 0,50 €/kg, a seconda della qualità e pezzatura".
"Il prodotto che è stato collocato sui mercati del Centro-Nord, siccome risente molto della competizione con altre realtà, ha subito un ribasso dei prezzi di vendita. Per il prodotto commercializzato direttamente nelle stessa regione di produzione, o negli areali limitrofi, il prezzo è stato invece lievemente più alto".
"Ora ci troviamo nella fase finale della campagna delle clementine. Se da una parte c'è chi ha già terminato di raccogliere, dall'altra, invece, c'è chi si appresta a raccogliere gli ultimi stacchi. Le previsioni relative a una conclusione molto anticipata per la commercializzazione delle clementine, fatte qualche mese fa, sono del tutto confermate. Siamo già impegnati nell'analisi dell'attuale campagna, guardando anche alla prossima. Per il momento, possiamo confermare che c'è stato sicuramente un incremento dei prezzi di vendita, ma questo non ha compensato la drastica riduzione di produzione, determinando, di conseguenza, una perdita di fatturato per molte aziende agricole".