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Con questo caldo fuori stagione a soffrire sono soprattutto le piante

Clima mite al Centro-Sud, con tanto sole e temperature sopra le medie stagionali. E' questa la fotografia di una seconda decade di dicembre insolita e sicuramente non proprio invernale, in particolar modo nelle regioni meridionali, nelle quali, nella giornata di ieri, 16 dicembre 2019, si sono registrate punte anche di 22 gradi C nel nord della Sicilia. L'alta pressione, proveniente dalla Penisola Iberica e dall'Africa, stazionerà al Sud almeno fino a giovedì, per poi lasciare spazio a deboli precipitazioni; ma le temperature non saranno poi così natalizie.  

A prescindere da quanto possa essere piacevole godersi un po' di sole, queste forti escursioni termiche sicuramente possono diventare deleterie per l'intero comparto agricolo. Problemi quindi non solo al prodotto in fase di raccolta, ma anche alle piante, attualmente nella fase del riposo vegetativo. 

Basti pensare alle fruttifere, come ad esempio le drupacee: il rischio potrebbe essere di non riuscire ad accumulare il necessario fabbisogno in ore di freddo, rischiando così una fioritura sterile e quindi l'assenza di allegagione. Il perdurare di temperature sopra le medie stagionali favorisce e anticipa la partenza vegetativa della pianta, con il rischio di incorrere in un probabile, ma sempre più frequente, calo termico tra febbraio e marzo.

Problemi anche dal punto di vista fitosanitario. Infatti, la carica di riproduzione degli organismi nocivi non viene abbattuta dalle basse temperature, facendo così aumentare la loro aggressività durante la ripresa vegetativa della pianta.

Un inverno piuttosto caldo provoca quindi un anticipo della produzione, specie per le orticole, con conseguente saturazione del mercato, ribasso dei prezzi di vendita e insufficienza di prodotto nei mesi successivi della campagna.