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Roadshow Agrievolution: tappa siciliana per Bayer

A Catania, lo scorso 4 dicembre 2019, si è svolta la tappa siciliana di Agrievolution, il roadshow organizzato da Bayer sui temi dell'agricoltura di oggi e di domani.

Un incontro, con un invito rivolto anche a chi non fa parte della filiera agricola, in cui si è discusso delle opportunità e delle sfide che il settore ha davanti a sé. Un dialogo per scoprire come già oggi sia possibile innovare sul campo, preservando la biodiversità dei prodotti tipici e tenendo alto il valore del Made in Italy.

Marc Aupetitgendre

Moderati da Chiara Albicocco, i lavori sono stati introdotti da Marc Aupetitgendre, amministratore delegato di Bayer Crop Science Italia, il quale ha sottolineato l'impegno della multinazionale verso la sostenibilità e "la volontà di prendere impegni concreti per il futuro, consci di rappresentare una delle aziende leader operante nel settore della produzione agricola".

"Sappiamo che ci sono delle sfide molto importanti a livello globale e locale – ha proseguito Aupetitgendre – e noi crediamo che attraverso la trasparenza e l'apertura al dialogo possiamo comunicare meglio il nostro impegno verso la sostenibilità, che deve essere ambientale ma anche economica e sociale. Per essere sempre più sostenibili, dobbiamo innovare. La genetica è prioritaria, così come la difesa, ed è fondamentale il rapporto con gli agricoltori, ai quali vogliamo dare supporto, soprattutto nel digitale. La nostra missione, del resto, è racchiusa nelle quattro parole del nostro slogan Science For a Better Life".

Al centro, la quantità e qualità del cibo per una popolazione mondiale che tende verso i 10 miliardi di persone e alle relative risorse necessarie per produrlo. In una visione d'insieme che guarda al futuro dell'agricoltura, Agrievolution è un'iniziativa che vuole consentire la condivisione con un pubblico il più ampio possibile circa le scelte in campo genetico, che devono armonizzarsi con le nuove tecnologie digitali del big data. Ma vi è anche un aspetto socio-antropologico di cui tener conto, e che è stato affrontato dalla prima delle relazioni programmate, a cura di Antonio Pascale, scrittore, giornalista e ispettore del Ministero per le Politiche Agricole.

Antonio Pascale

"La storia dell'agricoltura – ha detto Pascale, usando una simpatica metafora – è molto semplice da raccontare, perché è divisa in due mondi: quello di Pinocchio e quello di MasterChef. Pinocchio rappresenta il mondo della fame, della malattia e della miseria ed è durato quasi 10.000 anni, perché l'agricoltura si è fatta sempre allo stesso modo senza evoluzione alcuna. Poi, circa 100 anni, fa c'è stato l'impiego della tecnologia in agricoltura e da li in poi siamo arrivati al mondo di MasterChef, all'abbondanza, al paese del Bengodi, un mondo di benefici ma anche di costi. Il problema è come affrontare questi costi e come rendere il mondo di MasterChef più diffuso è più sostenibile. Esistono degli strumenti che dobbiamo raccontare senza spaventare le persone, perché davvero sono efficaci per ridurre i costi e aumentare la qualità della vita".

Grafico sull'evoluzione dell'agricoltura nella storia dell'umanità

A seguire, l'intervento di Chiara Tonelli, presidente del comitato scientifico Fondazione Umberto Veronesi e professoressa di genetica all'Università degli Studi di Milano che si è focalizzata tra l'altro sul genome editing.

Da sx. Albicocco, Tonelli, Confalonieri, Pascale

Altrettanto interessante la relazione di Roberto Confalonieri, docente di agronomia e sistemi colturali presso l'Università di Milano e fondatore e responsabile di Cassandra Lab. (Per leggere gli interventi di Tonelli e Confalonieri vedi l'articolo correlato).