"Ci stiamo riorganizzando. Siamo nel mezzo della tempesta perfetta ma procediamo spediti. Il futuro dell'ortofrutta a breve termine, nei nostri negozi? Vendita assistita sia dello sfuso che del confezionato, ma soprattutto prodotti preparati, elaborati, a base di frutta e verdura per far risparmiare tempo ai nostri clienti".
Da sinistra, Francesco Avanzini, direttore di Conad e Stefano Pezzo, presidente Fruitimprese Veneto
E' un Francesco Avanzini molto schietto quello che è intervenuto venerdì 6 dicembre 2019 all'assemblea di Fruitimprese Veneto a Verona, alla presenza del presidente nazionale Marco Salvi, di quello regionale Stefano Pezzo e di una quarantina di rappresentanti di impresa.
"Mi sento a casa, qui – ha detto il direttore generale di Conad – al di là del fatto che sono di Verona e conosco Stefano Pezzo da tantissimi anni. Sapete quanto abbiamo a cuore il comparto dell'ortofrutta. Bene, siamo in tempo di evoluzione. Dobbiamo rispondere a un tipo di cliente che non fa più solo la spesa ma vuole risposte veloci per i pasti, Noi lo faremo valorizzando l'ortofrutta a tutto tondo".
Una parte della sala
"Ad esempio, a Bussolengo (Verona) il negozio ex Auchan avrà spazi di gastronomia ortofrutticola e piatti preparati a base di vegetali. Ma è solo un esempio. Per poter offrire questa proposta tipica del canale Horeca punteremo non sui grandi numeri, bensì sulla qualità, con prodotti coltivati a breve distanza dal luogo di preparazione, per quanto possibile. Allestiremo delle vere e proprie cucine nei punti di vendita".
Marco Salvi rivolge una domanda ad Avanzini
"Nei prossimi 5 anni – ha proseguito Avanzini - non ci sarà più una netta distinzione fra supermercati, ristoranti, discount. Sarà una differenza molto meno marcata, perché il cliente ce lo chiede. Vorremmo entrare nel settore Horeca come somministratori di prodotto e servizio, soprattutto con la vostra ortofrutta, puntando non sui volumi ma sulla qualità. Tanti clienti cercano una soluzione per un pranzo veloce e magari anche qualcosa per la cena. La nostra vuole essere una moderna visione dell'Horeca, non come ristorazione collettiva, bensì con tanto servizio per l'ortofrutta, trasformata in qualità e servizio perché la gente è disposta a pagare di più se in cambio gli offriamo un risparmio di tempo".
"E, poi, desideriamo offrire ampia segmentazione perché esistono numerosi livelli di richiesta. Il mercato sarà sempre più trasversale. Occorrono tre o quattro linee di prezzo per ogni articolo. Per noi è un costo in più, ma è il cliente a volere la differenziazione dell'offerta. Andremo ad attrezzare cucine negli ipermercati, ed effettueremo anche consegne a casa. Negli iper non si fanno più le grandi spese, con carrelli strapieni: dobbiamo studiare nuovi percorsi all'interno del negozio. Può sembrare strano, ma abbiamo clienti giornalieri che anche negli ipermercati acquistano IV gamma e prodotti a valore aggiunto, ad esempio moltissimi single che pranzano al volo. Miriamo a soddisfare sempre di più anche le loro esigenze", ha concluso il direttore.