Due tendenze totalmente diverse: le importazioni di patate surgelate in Italia dal 2013 al 2018 sono aumentate del 23,6% mentre, nello stesso periodo, gli arrivi di prodotto fresco sono diminuiti del 10,1%. Se ne è parlato a un recente incontro a Bologna. I dati, da fonte CSO/Ismea, sono stati elaborati da Matteo Zanarini.
Nel dettaglio, le quantità di patate fresche importate sono passate da 616mila tonnellate a 554mila. Sul fronte del surgelato, dalle 248mila del 2013, si è passati alle 307mila tonnellate del 2018. In quanto alla provenienza, le patate surgelate arrivano per lo più dalla Francia, seguita da Belgio e Paesi Bassi. sensibile anche l'incremento nel 2018 rispetto al 2017: +2,4%.
"Sul fronte del fresco - ha detto Zanarini - il calendario delle importazioni è concentrato da febbraio a maggio. E' proprio il periodo in cui di prodotto nazionale ce n' è molto poco, in quanto le scorte sono quasi tutte destoccate mentre le patate novelle devono ancora arrivare. Un problema del sistema pataticolo italiano è proprio quello di non avere varietà, oppure molecole autorizzate, per prolungare la conservazione oltre al mese di febbraio".
Riguardo alla provenienza delle patate fresche, il primo paese fornitore dell'Italia è la Francia, con il 54%. Segue la Germania (23%). L'Egitto è il principale fornitore dall'Africa, ma nel 2018 l'import da questa nazione è diminuito del 42%.
Una forte battuta d'arresto è stata registrata nell'export di patate surgelate nel 2018, rispetto al 2017: -29%, da 10mila a 7mila tonnellate. Rispetto alla media quinquennale, invece, i numeri sono pressoché simili.