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Dati Ismea dal 25 novembre al 1 dicembre 2019

Mercato stabile per pere, mele e kiwi

La quarta settimana di novembre 2019 si è conclusa all'insegna della stabilità per pere, mele e kiwi. Le contrattazioni concluse sono proseguite a ritmi regolari e costanti e sulla base di quotazioni sostanzialmente stabili. Listini in rialzo per l'uva da tavola, agevolmente collocata solo in presenza di un profilo qualitativo ottimale. Ultime settimane di contrattazione per i loti, giunti ormai a fine campagna.

Mele da consumo fresco: sono terminate le operazioni di raccolta del prodotto per cui la merce è ormai stivata nelle strutture di frigo-conservazione. L'andamento del mercato non ha evidenziato particolari variazioni rispetto alle precedenti rilevazioni. Per il prodotto proveniente dagli areali del Trentino Alto Adige, una migliore intonazione degli scambi è stata osservata sul circuito estero, dove una buona attività della domanda, tedesca in primis e scandinava, ha permesso il fluido svolgimento delle vendite. A ritmi regolari si sono svolte le contrattazioni sul fronte interno grazie alle costanti richieste ricevute. Le quotazioni non hanno mostrato variazioni attestandosi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.

Anche il prodotto proveniente dalle aree meno vocate del Piemonte e dell'Emilia Romagna ha trovato adeguati spazi di mercato, sulla base di prezzi stabili. Solo nell'areale Veneto per la Golden Delicious si è apprezzato un recupero del listino rispetto alla precedente settimana  mentre per Granny Smith e Stark Delicious una minore attività della domanda ha depresso le quotazioni.

Pere da consumo fresco: con l'ingresso sui mercati delle prime quote di Conference modenese, caratterizzata da prezzi mediamente inferiori, il listino ha mostrato una lieve flessione. Sotto il profilo degli scambi, non si registrano particolari variazioni rispetto a quanto osservato nel corso delle precedenti rilevazioni. La commercializzazione del prodotto, sia sul circuito interno sia sul fronte estero, è proseguita a ritmi regolari e costanti, cui ha contribuito una domanda che, nonostante i prezzi sostenuti, ha continuato a manifestare interesse all'acquisto.

Le quotazioni sulle differenti piazze monitorate hanno mostrato una sostanziale stabilità, fatta eccezione per l'Abate di provenienza forlivese scambiata sulla base di quotazioni in incremento, mentre un lieve assestamento al ribasso è stato osservato nell'areale modenese. Di contro, sulla piazza di Verona, l'immissione sul mercato di minori quantitativi unitamente a una costante richiesta ha permesso ai listini di beneficiare di rialzi.


Clicca qui per un ingrandimento della tabella.

Uva da tavola: in progressivo assottigliamento l'offerta per l'uva da tavola, rappresentata principalmente dalla varietà Italia e da esigue quote di Red Globe e Crimson. Il mercato rispetto alla precedente rilevazione non ha mostrato particolari variazioni. Nel complesso, le vendite concluse hanno continuato ad interessare quei quantitativi di merce dalle caratteristiche qualitative ottimali ceduti sulla base di quotazioni in rialzo, a fronte di una costante attività della domanda.

Kiwi: incremento del listino cui ha contribuito la fine delle contrattazioni in campagna sulla piazza di Forlì e Verona. Sotto il profilo degli scambi, in un clima di generale interesse si sono svolte le vendite sui mercati esteri dove una buona richiesta proveniente sia dai paesi d'oltremare sia europei ha permesso il fluido svolgimento delle vendite. Anche sul fronte interno si è registrato un andamento degli scambi favorevole, cui ha contribuito una domanda nel complesso sufficientemente interessata. Sebbene stabili rispetto alla precedente settimana, i prezzi sulle differenti piazze si confermano in netto rialzo rispetto allo scorso anno.

Loti: si può considerare conclusa la campagna di commercializzazione per i loti. Le ultime disponibilità dal profilo qualitativo adeguato, avviate sui mercati, sono state cedute sulla base di quotazioni stabili. Solo sulla piazza di Ravenna, il listino ha evidenziato una flessione a fronte dei minori quantitativi richiesti.

Fonte: ismeamercati.it

Data di pubblicazione: