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Arance dell'alto cosentino: resa inferiore quest'anno ma prospettive di crescita per il prossimo

Una campagna arance nell'alto cosentino decisamente migliore di quella delle clementine, nonostante il 10-15% in meno di resa produttiva. I prezzi medio-alti offrono maggiori prospettive.

L'Azienda Agricola Perrone di Altomonte (CS) produce frutta fresca dal 1990. E' gestita e condotta da Francesco Perrone e suo figlio ventisettenne Luigi. Inizialmente specializzati nella produzione di agrumi, a partire dal 2010, con l'ingresso del figlio Luigi, hanno integrato la coltivazione di nuovi frutti, quali melagrane, ciliegie, susine, pere e albicocche. Oggi l'azienda è focalizzata sulla fornitura della zona settentrionale della Calabria, soddisfacendo in parte anche Paesi esteri.

Da metà ottobre a metà-fine gennaio, l'azienda è impegnata con le arance. "Produciamo le varietà Washington, Washington Navel e Navel su tre ettari, con una resa di circa 100 tonnellate. Su richiesta, assolviamo anche alla domanda da parte di industrie del trasformato. Quest'anno, per via delle condizioni climatiche e di nuove tecniche di potatura adottate nei nostri agrumeti, stiamo raccogliendo il 10-15% in meno, ma dal prossimo anno si prevedono maggiori volumi", racconta Luigi Perrone (nella foto sotto). "In ogni caso, le arance quest'anno ci sono e la qualità dei frutti è soddisfacente". 

Melagrane: in flessione le quotazioni
"Fino a qualche anno fa, il melograno era una coltura poco conosciuta e le remunerazioni risultavano perciò più che soddisfacenti. Poi c'è stato il boom della coltivazione, data la grande richiesta e prezzi della varietà Wonderful che superavano i 2,50 euro/kg. Maggiori volumi disponibili hanno decretato, gradualmente, una commercializzazione a quotazioni sempre inferiori. Si pensi che ora ci aggiriamo su 0,80 euro/kg. I volumi commercializzabili sono buoni, ma i prezzi restano bassi" spiega Luigi.

Mancanza di aggregazione: uno dei mali dell'economia agricola calabrese
"In Calabria, in particolare, manca la mentalità dell'aggregazione, del fare rete, del porsi un obiettivo comune – continua Luigi – Si registra un forte individualismo che, alla fine dei conti, fa male a tutti. La paura di non recuperare neanche le spese rende molti piccoli produttori facili prede di commercianti e buyer. Meglio vendere a meno, che rischiare di non vendere proprio. Ma non è così che si valorizzano le nostre fatiche e le nostre produzioni. Vale per gli agrumi, per le melagrane e per tutte le nostre specialità".

"Il sottocosto va contro la nostra filosofia di fare imprenditoria. Stiamo cercando di toglierci di dosso l'etichetta che al sud si svendono le merci, e dobbiamo riuscirci se vogliamo veramente essere parte della filiera e vivere di agricoltura", conclude il giovane imprenditore.

Contatti:
Luigi Perrone
Email: Perroneluigi92@hotmail.it
Azienda Agricola Perrone
Cell.: +39 320 4125504
Email: azagricolaperrone@gmail.com
Facebook: www.facebook.com/agricolaperrone