Nonostante il calo registrato nel commercio a livello globale, il bilancio commerciale dell'Ecuador con l'UE è positivo. Tuttavia, la differenza tra esportazioni e importazioni con il blocco europeo diventa sempre più piccola. "Ciò è dovuto a fattori che il paese non può controllare, come la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e l'incremento delle misure protezionistiche nel mondo". A sostenerlo è Marianne Van Steen, ambasciatrice UE in Ecuador.
Da quando l'accordo commerciale con l'Unione Europea è entrato in vigore nel 2017, l'export ecuadoriano verso la UE ha rallentato. Nel 2018 le esportazioni aumentarono del 12%, mentre l'anno seguente ci fu un incremento di appena il 3%. Tra gennaio e settembre 2019, le esportazioni sono aumentate solo dell'1,26% rispetto allo stesso periodo del 2018, a causa di una più bassa domanda per i prodotti principali. Van Steen: "Gli europei sono molto esigenti in termini di standard di salute, di commercio sostenibile, ambientali e lavorativi. Inoltre, si richiedono sempre più prodotti biologici".
Opportunità nell'Unione europea
Mentre il potenziale delle principali merci ecuadoriane destinate all'export in UE è diminuito, altri prodotti stanno guadagnando approvazione tra i consumatori europei. Tra questi l'ananas, il tamarindo, la pitaya, la frutta surgelata, le orchidee e gli avocado.
Tra gennaio e settembre 2019, il valore delle esportazioni di avocado dell'Ecuador in UE è stato di 532mila dollari, vale a dire il 274% in più rispetto allo stesso periodo del 2018, quando le esportazioni di questo prodotto totalizzarono 45mila dollari, secondo i dati della Banca Centrale (ECB).
In aggiunta, le esportazioni di ananas e frutti surgelati sono aumentate del 4% e 3%, rispettivamente. Secondo Van Steen, il volume d'esportazione di queste merci può essere importante, se si tiene conto che i consumatori europei sono disposti a pagare di più per averle.
Il caso specifico dell'avocado riflette il potenziale che alcuni prodotti latinoamericani hanno in altri mercati. Tra il 2016 e il 2018, il consumo di questo prodotto in Europa è aumentato del 65% a 650mila ton, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale dell'avocado (WAO). Solo in Spagna, uno dei 28 stati UE, la domanda di questo prodotto è andata alle stelle, aumentando del 171,97% negli ultimi 10 anni. Ciò è stato dovuto a un cambiamento nelle preferenze del consumatore, di cui un paese come l'Ecuador dovrebbe tenere conto".
Fonte: primicias.ec