Gli organi di governo giapponesi stanno intensificando gli sforzi per assicurarsi che i profitti derivati dal commercio di frutta di fascia alta sviluppati dagli agricoltori finiscano nelle tasche giuste.
Nel 2020, il Ministero giapponese all'agricoltura designerà un'organizzazione per proteggere i diritti di proprietà intellettuale (IP) delle nuove varietà di frutta e piante sviluppate in Giappone, una mossa con cui si spera di evitare la coltivazione non autorizzata all'estero, soprattutto in Asia.
Gli agricoltori giapponesi stanno perdendo delle opportunità di esportazione perché non registrano i loro prodotti all'estero. Secondo il Ministero giapponese la Shine Muscat, un'uva di fascia alta sviluppata in Giappone, verrebbe coltivata anche in Cina e in Corea del Sud, per poi essere venduta in Thailandia e a Hong Kong non come varietà originaria del Giappone, ma come prodotto cinese o sud-coreano.
Il sito web Asia.nikkei.com spiega come la domanda di frutta e verdura di fascia alta dal Giappone sia particolarmente solida nel Sud-est asiatico. La collaborazione con le aziende agricole in Australia e in altri paesi dell'emisfero australe per la coltivazione di prodotti ortofrutticoli con proprietà intellettuale protetta non si limiterà ad assicurare una fornitura per tutto l'anno per soddisfare la domanda, ma manterrà in movimento le vendite anche durante il fuori stagione del Giappone, fornendo agli sviluppatori giapponesi la loro fetta di profitti.