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La riflessione del Ceo Francesco Pugliese

Conad guarda al domani: non basta cambiare scritta a una vetrina

"Stiamo andando avanti". E' il messaggio che Francesco Pugliese, amministratore delegato e direttore generale di Conad, lancia attraverso il suo account LinkedIn.

"Dall'ultima volta che ho scritto dei cambi di insegna Auchan sono passate solo un paio di settimane, ma sono successe già tante cose: la Conad è spuntata su altri punti vendita e dietro alle loro vetrine lavorano quelle stesse persone che prima avevano scritto Auchan sulle divise" scrive Pugliese, parlando degli sviluppi post-acquisizione delle attività di Auchan in Italia.

"Non è che basta cambiare la scritta sopra una vetrina. La faccenda è più complessa. Per ogni punto vendita occorre capire cosa funziona e cosa no, cosa tenere e cosa cambiare. Il nostro è un processo non solo di unione, ma anche di apprendimento. Auchan sarà anche in difficoltà, ma professionalità, conoscenza del territorio e buone idee non le sono mai mancate e sono un patrimonio da valorizzare – continua Pugliese – Poi ci sono idee nuove che abbiamo messo sul tavolo. Quelli che erano gli iper Auchan, li stiamo trasformando in Spazio Conad. Abbiamo cominciato da Roma, dentro al Centro Commerciale Collatina, e se entrate vi accorgete da subito che c’è qualcosa di diverso".

"Spazio Conad è più di una insegna, è un nuovo modello che vogliamo adottare per le grandi metrature (6.000-8.000 mq), mettendo al centro il food, i freschi e freschissimi, i prodotti locali, e costruendo attorno qualcosa che prima mancava: una rete di servizi pensati per soddisfare i bisogni delle famiglie, dai servizi bancari al ticketing e alla ristorazione. E' un modello nuovo per la GDO".

"Unire, comprendere, valorizzare, sperimentare. Questa è roba che prende tempo e che richiede coraggio. Tanto in Conad quanto in Auchan stiamo trovando le persone giuste, gente che crede e investe nel futuro assieme a noi, perché il risultato finale sia il migliore possibile e possa rassicurare chi, legittimamente, oggi ha paura del futuro che lo attende. E' per queste persone, prima di tutto, che noi andiamo avanti", conclude la sua riflessione il Ceo di Conad.