Armenia, Georgia e Azerbaigian sono state tre tappe della missione che Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, ha compiuto nei giorni scorsi. Scopo della missione, oltre a presentare la prossima edizione della fiera dell'ortofrutta (Rimini, 5-7 maggio 2019), anche capire le esigenze commerciali di queste nazioni per comunicarlo agli operatori italiani. Inoltre, come di consuetudine, visitare i mercati all'ingrosso e i supermercati.
La prima tappa è stata l'Armenia, in particolare la città di Yerevan. Insieme a Piraccini vi era Evgeniya Kravchenko, collaboratrice di Macfrut per la Russia e il Caucaso. L'Armenia produce 1,7 milioni di tonnellate di ortofrutta che viene destinata principalmente al consumo interno e solo il 10% viene esportato, principalmente in direzione della Russia.
Poi è stata la volta di Tbilisi in Georgia. Qui le produzioni ortofrutticole si stanno sviluppando, in particolare nocciole, noci, mirtilli e uva da tavola. Anche qui la presentazione è stata supportata dal ministero dell'Agricoltura, e il Ministro dell'agricoltura Levan Davitashvili che ha studiato in Italia, ha confermato al presidente Piraccini la presenza georgiana alla prossima edizione di Macfrut.
Consegna e vendita di cavoli al mercato a Yerevan
Ultima tappa a Baku in Azerbaigian - il più ricco dei paesi dell’area in quanto grande produttore di petrolio e primo fornitore dell’Italia – con la presentazione che ha visto una nutrita presenza di operatori e associazioni.
Vendita al mercato a Yerevan
L’Azerbaigian produce 2,8 milioni di tonnellate di ortofrutta, di cui 576.000 tonnellate vengono esportate. Oltre alle tradizionali colture orticole come patate e pomodori e frutticole come le mele, è in grande sviluppo il melograno, destinato sia al consumo fresco che per i succhi, e le ciliegie.
GDO a Tbilisi
"Grazie alla Farnesina - afferma Piraccini - alle ambasciate nel Caucaso e all'ICE, abbiamo potuto raggiungere numerosi operatori e tutto è andato nel migliore dei modi. Ho visto grande interesse nelle presentazioni e negli incontri e credo avremo un buon numero di aziende da questi paesi come espositori alla prossima edizione della fiera. L'area caucasica è alla ricerca di compratori per i loro prodotti e manifesta un grande interesse alle tecnologie e al packaging per migliorare la qualità".