Alla fine della prima settimana di novembre, la Ong bananalink.org.uk ha riportato che la catena Aldi ha definito il suo prezzo contrattuale globale per le forniture di banane per il 2020.
Il prezzo FOT (Free on Truck) riportato è inferiore di oltre il 5% rispetto al minimo storico del 2019, riportando il prezzo pagato ai fornitori a quello del 2018, prima che il discount tedesco si aggiudicasse un contratto annuale globale. Essendo uno dei più grandi contratti mondiali di banane, il prezzo praticato da Aldi rimane quello che tutti gli operatori del settore osservano attentamente.
L'industria ecuadoriana vede l'aumento registrato da Aldi come "un'azione positiva; tuttavia non è proprio un aumento che rifletta la realtà commerciale".
La verità è che stanno entrando in vigore nuovi requisiti circa le emissioni di zolfo che aumenteranno sostanzialmente i costi di spedizione, nonché le misure di biosicurezza contro il ceppo TR4 della Malattia di Panama, necessarie per prevenire un'ulteriore diffusione della fitopatia. Per non parlare delle pressioni per dimostrare che a tutti i lavoratori vengono pagati salari dignitosi.
In una dichiarazione da parte di AEBE, ACORBANEC e AGROBAN, si afferma: "Il mondo vuole navi con carburante più pulito, meno emissioni di CO2, banane protette dalla minaccia di TR4, coltivate in modo sostenibile con la gestione integrata dei parassiti, pratiche migliori a protezione dei lavoratori e garanzia di salari dignitosi, che abbiano piena tracciabilità, che siano puliti e perfetti, adeguati alle specifiche tecniche e che utilizzino meno plastica. Va tutto bene. Ma chi paga per questo? Perché tutto questo non è certamente gratis!".
Momento cruciale
Questo sembra essere un momento critico, nella storia del settore. La questione dei prezzi di Aldi ha focalizzato l’attenzione, ma la domanda dei più grandi esportatori nel mondo è quella che riflette la realtà: chi paga per costi che, in molti casi, non rientravano in precedenza nella struttura dei prezzi?
Se i lavoratori e i produttori, piccoli o grandi, continuassero a sopportare quasi tutto l'onere dei costi aggiuntivi, nessuno otterrebbe quello che vuole e di cui ha bisogno. I rivenditori e i consumatori non avrebbero quei miglioramenti sociali e ambientali che hanno sempre richiesto, mentre i produttori semplicemente fallirebbero o ignorerebbero le richieste dei principali mercati di consumo, lottando per sopravvivere in contesti che non sono attenti a ciò che accade prima che una cassa di banane raggiunga lo scaffale del negozio.
Fonte: bananalink.org.uk