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Situazione in Campania dopo l'ondata di maltempo

In Campania, nonostante l'allerta meteo diramata dalle autorità locali di alcune aree, in agricoltura non si riportano grossi danni conseguenti ai temporali di questi giorni. Nell'alto casertano non si segnalano criticità importanti, anzi molti agricoltori definiscono la situazione in linea con le normali condizioni climatiche del periodo: i campi sono impregnati di acqua, per cui è difficile entrarvi per effettuare la raccolta degli ortaggi invernali e i canali sono li lì per straripare. 

Ci sono comunque delle eccezioni. Un produttore in serra di ravanelli e lattuga Trocadero dell'alto casertano afferma: "Essendo il terreno molto umido per via delle piogge, il ravanello tende a spaccarsi, mentre sulla lattuga bisogna stare attenti alla Bremia e al marciume".

Nei fondi che costeggiano il fiume Sarno, come si evince dalla foto, si sono verificate delle inondazioni che hanno compromesso le condizioni di salute delle piante e l'intera produzione. In altre zone della Campania, invece, gli agricoltori non lamentano precisi danni alle colture ma un ritardo produttivo, temendo la riduzione della redditività.

Alcuni fragolicoltori, invece, a causa della pioggia lamentano la difficoltà nel coprire i tunnel: questo ritarderà sicuramente le produzioni. Nell'avellinese, non si sono registrati danni da maltempo nonostante i continui acquazzoni.

"Per via del maltempo, non riusciamo a lavorare bene nei campi e sui mercati registriamo vendite in calo, a causa dello scarso consumo – dichiara Ciro D'Andrea Esposito, presidente della Cooperativa agricola La Misenate di Frattamaggiore (NA) – Rispetto al metapontino, comunque, nel napoletano si registrano decisamente meno danni".

"Fino a che le strutture delle serre reggeranno, non potremo lamentarci. Non è un buon momento per l'agricoltura. Attualmente abbiamo in campo fragole e fagiolini. I prezzi non sono male, nonostante il calo della richiesta dovuto al maltempo: ad esempio 7-8 euro per la padellina da 2 kg di fragole. Per spinaci, cicorino e altre verdure a foglia bisognerà aspettare temperature più basse. Dall'estero arrivano sempre produzioni che mettono sotto pressione i prezzi, come ad esempio lattuga Trocadero e zucchine, e danno un po' fastidio alla commercializzazione".

Nella Piana del Sele si sono verificati danni marginali: una piccola tromba d'aria ha scoperto qualche serra e diversi campi sotto serra sono stati allagati.

La cosa grave e allarmante è l'aumento dell'umidità negli ambienti protetti, dovuto dalla presenza continua di acqua da sette giorni, che sta alimentando esponenzialmente la peronospora. Purtroppo gli agricoltori sono impossibilitati a intervenire, date le condizioni climatiche - troppa umidità e piantine bagnate - per cui i danni diretti alle colture sono più importanti.