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Fornitura clementine inferiore del 30-35%

Gli esportatori spagnoli di mandarini costretti a vendere in maniera oculata

In questa stagione, gli esportatori spagnoli di agrumi stanno affrontando alcune inevitabili sfide. "L'anno scorso si è verificata un'offerta eccessiva e la situazione è stata difficile, ma quest'anno è ancora più complicata", afferma il direttore commerciale della Peiró Camaró, Alejandro Peiró.

"Nella nostra regione avremo circa il 30-35% in meno di clementine. Di conseguenza, non abbiamo una fornitura sufficiente per poter soddisfare i nostri clienti. Ci sono stati altri anni con un’offerta inferiore, ma la situazione attuale è decisamente eccezionale".


Alejandro Peiró

"In altre parti della Spagna, il calo produttivo risulta anche maggiore. Pure per le arance si parla di un 20% in meno, ma è ancora molto difficile effettuare una stima. I coltivatori stanno ora definendo prezzi incredibilmente alti per i loro frutti, e c'è molta speculazione. Personalmente, penso che sia una situazione preoccupante. Troppa produzione come l'anno scorso non fa bene al mercato, ma non va bene neanche così. Dobbiamo vendere davvero in maniera controllata e oculata. E non sarà un problema che avremo per poco tempo: nella situazione attuale, la stagione dei mandarini si concluderà infatti alla fine di marzo", ha dichiarato Alejandro.

"Inoltre, le forniture provenienti dall'emisfero meridionale non arrivano più con un certo anticipo. Il mercato è vuoto e quindi tutti gli occhi sono puntati sulla Spagna", afferma il commerciante.

Peiró Camaró esporta circa il 95% della sua intera gamma di agrumi, principalmente verso i supermercati in Germania, Austria e Svizzera, dove si l'azienda è costruita una buona fama con il marchio "Meine Süsse".

Imballaggi in cartone
Nel 2009, proprio con il marchio "Meine Süsse" l’azienda introdusse gli imballaggi in cartone sul mercato di lingua tedesca. "All'epoca nessuno parlava di ridurre l’uso della plastica. Siamo stati dei pionieri in tal senso", afferma Alejandro.

La cosa positiva è che, avendo iniziato prima, quando il problema si è diffuso, la Peiró Camaró è stata in grado di aumentare rapidamente il volume degli imballaggi di cartone. "Stiamo vendendo 2 milioni di chili di queste confezioni di cartone ogni anno!"

Alejandro ha comunque anche un approccio realistico a proposito di imballaggi. "E' impossibile ridurre a zero l'uso della plastica da un giorno all'altro. Sono curioso di sapere chi pagherà per questo! Dati i prezzi attuali dei frutti, sarà sicuramente una situazione con costi molto alti".

La scorsa stagione, il volume totale della Peiró Camaró è stato di circa 35 milioni di chili, divisi al 50/50 circa tra Clementine e arance. Circa il 40% di questa produzione è arrivata dalle loro piantagioni. 

Negli ultimi anni, nella seconda parte della stagione degli agrumi, la società si è concentrata anche sulle esportazioni di arance verso la Cina. "Il primo e il secondo anno sono andate bene, invece l'anno scorso le nostre spedizioni hanno subito la concorrenza da parte delle arance egiziane. Non possiamo battere l'Egitto sul prezzo, ma possiamo vincere facilmente quando si tratta di qualità, gusto e sicurezza alimentare!"

Secondo Alejandro, la più grande sfida per il settore spagnolo degli agrumi è ottenere buoni rendimenti in tutta la catena. "I grandi operatori diventano sempre più grandi e talvolta riescono a influenzare i prezzi per tutto l’arco di una stagione, il che non si verifica per quelli di medie dimensioni come noi. Negli ultimi anni, i profitti dei coltivatori e dei commercianti hanno subito forti pressioni. Mi auguro che i clienti dei supermercati comprendano che, perché il settore rimanga florido in futuro, bisognerà continuare a pagare la merce a un prezzo accettabile".

Per maggiori informazioni:
Alejandro Peiró
Peiró Camaró
Polígono Cotes B. C/ Aiguaders, 6/10
Algemesí. Valencia. Spain
T: + 34 96 244 83 26
[email protected]
www.peirocamaro.es

Data di pubblicazione: