Diversamente da quanto precedentemente comunicato (vedi news) per il 2020 la Spagna prevede di assumere circa 16.500 lavoratori stagionali marocchini, per la stagione della raccolta di fragole e frutti rossi nella regione di Huelva, nel sud della Spagna. Il Ministero del lavoro e inserimento professionale del Marocco lo ha annunciato in un comunicato stampa, dopo che una delegazione marocchina ha visitato la regione spagnola per preparare l'operazione delle assunzioni.
Le autorità spagnole hanno condiviso i piani di assunzione di 11.000 lavoratori marocchini che hanno già partecipato a una stagione precedente, e 5.500 principianti. I lavoratori più esperti riceveranno i loro permessi di lavoro a partire da dicembre 2019, e inizieranno a lavorare a febbraio 2020. Coloro che prenderanno parte alla stagione della raccolta per la prima volta, riceveranno i loro permessi a gennaio 2020, e inizieranno a lavorare a marzo 2020.
La delegazione marocchina, durante l'incontro con la delegazione spagnola tenutosi in Spagna, ha valutato i risultati della scorsa stagione. L'anno scorso, 14.572 lavoratori marocchini hanno partecipato alla stagione della raccolta. Durante l'incontro, i rappresentanti del Ministero hanno anche discusso dei modi per migliorare le condizioni di lavoro e l'alloggio dei lavoratori.
I contratti di lavoro avranno una durata minima di sei mesi, rinnovabili. Gli organizzatori dell'operazione stanno studiando la possibilità di portare i lavoratori via nave, da Tangeri a Huelva.
Inoltre, le due delegazioni stanno preparando un programma per promuovere la formazione e le attività culturali per i lavoratori stagionali. La delegazione marocchina comprendeva il segretario generale del Ministero del lavoro, il direttore dell'Agenzia nazionale per la promozione dell'occupazione e delle competenze (ANAPEC) e il console generale del Marocco a Siviglia.
Migliaia di braccianti marocchine partecipano anche loro ogni anno alla raccolta. Negli ultimi mesi e anni, tuttavia, ci sono state numerose denunce di abusi sessuali, sfruttamento e lavoro non retribuito.
Nonostante le notizie di abusi e sfruttamento, l'altissimo tasso di disoccupazione in Marocco fa sì che il progetto continui ad attirare molta manodopera femminile marocchina. All'inizio di quest'anno, il Marocco ha istituito un comitato che si occupi delle ricorrenti denunce di sfruttamento e abusi sessuali, promettendo di prevenire episodi del genere e difendere i diritti delle donne che ogni anno vengono mandate a lavorare nei campi spagnoli di fragole.
Fonte moroccoworldnews.com