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Il caso di una scoperta casuale che migliora la conservazione dell'uva

La diversificazione colturale migliora il reddito aziendale

"E' sempre sorprendente scoprire nuovi dettagli sui sistemi produttivi e sui metodi di conservazione dell'uva da tavola, in un'ottica di crescita professionale che inevitabilmente si riversa positivamente sulla capacità di commercializzare il prodotto in maniera più proficua". A dirlo è Giovanni Assenza, giovane imprenditore agricolo che, assieme al fratello Matteo, gestisce l'azienda di famiglia.

Una realtà produttiva, quella dei fratelli Assenza che, assolvendo al difficile e nobile ruolo di custode dell'ambiente, ricalca la migliore tradizione contadina italiana da generazioni.

Giovanni e Matteo Assenza

"Dapprima coltivavamo solo uva da tavola - continua Giovanni - ma ben presto abbiamo capito che bisognava integrare il reddito aziendale, diversificando le nostre colture. Adesso la nostra azienda si estende su una superficie di 22 ettari suddivisi tra uva da tavola (6 ha), albicocche (7 ha), arance (2 ha) e limoni (1 ha), mentre la rimanente parte è impegnata a seminativi".

Il calendario produttivo aziendale, con le suddette coltivazioni, riesce a coprire 12 mesi l'anno e ciò ha un vantaggio significativo rispetto alle aziende a monocoltura, che quindi dipendono interamente dalla riuscita produttiva e dalle dinamiche commerciali di quella data referenza.

"Se una delle nostre colture dovesse andare particolarmente male - prosegue il produttore - possiamo sempre provare a salvarci con le altre o quantomeno sperarci, piuttosto che soffrire irrimediabilmente il problema. Quest'anno, ad esempio, con l'uva da tavola non sta andando molto bene, ma abbiamo la possibilità di andare avanti con le altre coltivazioni, a partire dagli agrumi a novembre per poi passare alla frutta in tarda primavera".

"Nonostante proprio l'uva da tavola non sia andata bene per quasi tutti - rivela l'imprenditore agricolo - noi abbiamo avuto il vantaggio delle varietà come la Red Globe e la Perlon soprattutto, che si sono comportate commercialmente meglio della nostra Italia. Altro vantaggio è stato quello di scoprire una diversa, nuova, modalità di conservare l'uva, grazie alle nostre cassette in EPS che permettono di conservare turgidi gli acini per oltre 15 giorni, in assenza del panno per la conservazione".

"Francamente abbiamo fatto questa scoperta per puro caso - aggiunge Matteo Assenza - perché ho messo in cella alcune cassette, rimandando all'indomani l'apposizione del panno a causa di un sopraggiunto e urgente impegno. Queste cassette, nel frattempo, erano state spostate da mio fratello che non sapeva della mancanza del pannetto; successivamente, ce ne siamo semplicemente dimenticati. A distanza di 15 o 16 giorni, controllando la merce in uscita dalla cella, abbiamo fatto la scoperta: l'uva contenuta in quelle cassette aveva un aspetto eccezionale, come raccolta il giorno prima".

"Adesso, perciò, per gli spostamenti non troppo lontani possiamo pensare di ridurre l'uso del panno e siamo sicuramente ancora più convinti di usare le cassette in EPS che, evidentemente, riescono a mantenere un ottimo isolamento termico, pur consentendo la traspirazione del prodotto. Perché ricordiamoci che il giusto tasso di umidità è fondamentale per la corretta conservazione dell'uva da tavola".

Contatti:
Azienda Agricola F.lli Assenza 
Via P.pe Umberto, 206
95040 Mazzarrone (CT)
Tel: +39 331 28 36653
Email: agricola.assenza@virgilio.it