Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Le posizioni di Francia e Spagna in Europa e i grandi mercati di esportazione

La Francia, come importante produttore di mele, e la Spagna come principale esportatore di drupacee in Europa, si posizionano sui mercati europei e in altri mercati di esportazione per differenti profili di offerta. "I prodotti francesi sono una garanzia di qualità. La Francia gode di grande credito a livello europeo, e in tutto il mondo, sia per le drupacee sia per le mele. Per quanto riguarda la Spagna, i suoi prezzi e la sua tecnicità le danno un grande vantaggio competitivo nelle grandi esportazioni", spiega Nathalie Casal, direttore della società Distrimex.

Drupacee: "La Spagna punta alle grandi esportazioni"
Mentre piccoli frutteti di drupacee modellano il paesaggio del sud della Francia, le grandi aziende spagnole si sono specializzate nelle esportazioni in tutto il mondo. "Nella regione dell'Estremadura, le aziende agricole hanno investito molto e acquisito competenza e capacità tecnica, in particolare nella raccolta e conservazione delle susine, avendo come obiettivo le grandi esportazioni su ampia scala. La Francia, con le sue piccole piantagioni di drupacee, ha difficoltà a investire, in parte a causa dell'elevata tassazione, e quindi non può fare lo stesso", spiega Nathalie.

Sebbene il modello di produzione non sia lo stesso, la Francia gode ancora di un certo successo. "Le albicocche francesi sono famose e molto richieste in Europa per la loro qualità. Lo stesso vale per le pesche francesi, che sono molto popolari nel continente. Quindi, anche se la Spagna è ben posizionata all'estero, le drupacee francesi sono riuscite a conquistare il mercato europeo".

Per quanto riguarda la stagione delle drupacee di quest'anno, Nathalie dice che è stata relativamente complicata. "Alla fine della stagione, le vendite sono risultate difficoltose, sia per la produzione spagnola sia per quella francese. L'offerta è stata ridotta a causa delle difficili condizioni meteo (-30% per le albicocche francesi), ma anche la domanda è stata debole. Ciò significa che quest'anno il prezzo non ha potuto compensare la carenza di volumi".

Mele: "Le mele francesi si distinguono in qualità e quantità"
La stagione è stata complicata per le drupacee, ma anche per le mele che hanno dovuto far fronte a una forte concorrenza, a causa della massiccia produzione polacca. Ma Nathalie è ottimista per quest'anno. "Le previsioni sulla raccolta 2019 vanno a nostro favore. Con una produzione polacca in calo del 40%, le mele francesi avranno una concorrenza decisamente minore. Agosto e settembre sono stati mesi complicati, perché tutte le origini sono presenti sul mercato. Ma la Francia ha eccellenti capacità di stoccaggio e un raccolto ottimo in termini di qualità e quantità, quindi la seconda parte della stagione sarà migliore".

Nathalie spiega che questa competizione molto agguerrita da parte della Polonia è una delle conseguenze dell'embargo russo, che cinque anni dopo continua ancora a penalizzare il mercato europeo. "Per Francia e Spagna, il mercato russo non è mai stato del tutto sostituito. Esportavamo in Russia tutti i calibri grandi, soprattutto quelli delle mele, che sembravano piacere solo ai Russi. Da un giorno all'altro, siamo rimasti con questi grandi volumi invenduti, perché in Europa non li voleva nessuno. I produttori hanno dovuto quindi adottare delle tecniche agricole, come il diradamento, per ridurre la produzione di calibri di grandi dimensioni".

Dall'altra parte, l'embargo russo ha aperto le porte a determinati prodotti sul mercato europeo. "Esportavamo in Russia molte pesche tabacchiere. Un frutto che non era né conosciuto, né popolare in altri Paesi europei. Dopo l'embargo, la pesca tabacchiera ha trovato il suo posto su altri mercati, a volte addirittura sostituendo la pesca tradizionale. Ma in generale, 5 anni dopo, nessun mercato ha compensato questa assenza".

Ambiziosi progetti di sviluppo
Con 45 anni di esperienza, Nathalie è convinta che la capacità di adattamento della Distrimex sia stata una risorsa chiave per durare nel tempo. E, con questo stesso obiettivo, la società continua a sviluppare il proprio business con nuovi progetti. "Stiamo pensando di espandere la nostra gamma con nuovi prodotti, come mango e avocado. Desideriamo inoltre rafforzare la nostra presenza sul mercato francese con prodotti fuoristagione, come i kiwi dal Cile o uva da tavola e susine dal Sudafrica. E non dimentichiamo i prodotti biologici, sempre più diffusi in tutto il mondo, che vogliamo sviluppare per le grandi esportazioni".

Per maggiori informazioni: 
Nathalie Casal 
Distrimex
Phone: + 33 (0)4 90 13 62 65
Mobile: + 33 (0)6 08 43 93 70
Fax: + 33 (0)4 90 89 15 03
n.casal@distrimex.fr  
http://distrimex.fr/   

Data di pubblicazione: